Chi è Katharina Zeller, sindaca di Merano senza tricolore.
Durante l’insediamento del nuovo sindaco di Merano, Katharina Zeller, si è tolta la fascia tricolore appena ricevuta, creando un momento controverso. La ripresa audio ha registrato Zeller che chiede al suo predecessore, Dario Dal Medico, se fosse sicuro di doverla indossare, per poi rimuoverla quasi immediatamente. La reazione di Dal Medico non è stata positiva, e quando Zeller ha scherzato invitandolo a tenere la chiave della città, lui ha risposto in merito alla fascia tricolore, senza ottenere l’effetto desiderato.
Questo gesto ha scatenato polemiche. L’assessore provinciale di Forza Italia, Christian Bianchi, ha commentato l’accaduto come un “grave atto” nei confronti degli italiani di Merano, sottolineando la mancanza di rispetto. Zeller ha riportato il 57,4% dei voti al ballottaggio, restituendo all’Svp la guida della città dopo un decennio. La sua candidatura ha beneficiato del sostegno della candidata del centrosinistra e del Pd, e rappresenta una nuova generazione di sudtirolesi eco-sociali favorevoli al dialogo interetnico.
Radici familiari della sindaca
Zeller proviene da una famiglia con legami politici: sua madre è la senatrice Svp Julia Unterberger e suo padre l’ex senatore Karl Zeller. Entrambi hanno espresso orgoglio per il successo della figlia, sottolineando l’importanza del risultato anche a livello più ampio per la Svp, che potrà vincere solo se rappresenta un partito coeso e collaborativo.
Chiarimenti sulla fascia tricolore
Dopo le polemiche, Zeller ha emesso una dichiarazione per chiarire le sue intenzioni riguardo alla fascia tricolore. Ha affermato che il gesto non era inteso come disprezzo verso il simbolo della Repubblica, ma che la rimozione è stata una reazione istintiva percepita come provocatoria. Ha chiarito che indosserà la fascia con rispetto in futuro e che il distintivo ufficiale in Alto Adige è il medaglione con lo stemma della città. Ha espresso il suo impegno a servire tutti i cittadini in modo responsabile e rispettoso.
Difesa del partito
La Svp ha preso una posizione difensiva, affermando che non c’è obbligo legale di indossare la fascia durante le cerimonie informali e che Katharina Zeller non dovrebbe essere criticata per il suo gesto. La direzione del partito ha mostrato solidarietà nei suoi confronti, sottolineando l’importanza di guardare al futuro e di agire per la cittadinanza.