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L’inviato speciale con vista sulla fumata

Un gabbiano si è posato sulla croce della statua di Gesù a San Pietro, osservando la folla per minuti. Tra centinaia di telecamere, è diventato il protagonista inatteso dell’attesa papale, atterrando nel cielo di Roma tra antenne satellitari e sguardi puntati al comignolo della Sistina.

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Alle 19:00 in punto, a pochi minuti dalla prima fumata del Conclave, il gabbiano si è posato con disinvoltura sulla croce della statua del Redentore in cima a Piazza San Pietro, rubando la scena a cardinali e telecronisti.

Impeccabile nella sua postura, dista poco dal comignolo “fumata”, osservando i fedeli da una posizione privilegiata, come se stesse dicendo: «Sarò io il primo a sapere». Inquadrato da decine di telecamere, è diventato virale, con qualcuno che ha scherzosamente annunciato “Habemus Gabbianum”.

C’è chi lo ha interpretato come un segno dal cielo, chi una mascotte improvvisata, e chi ha visto un tocco di ironia divina nella scena. In un momento in cui il mondo trattiene il fiato per la fumata bianca, un gabbiano che si erge sulla croce ricorda che, anche nei momenti più solenni, il cielo ama sorprendere.

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