Sentenza storica: l’AI riporta la vittima in tribunale.

Non si è trattato di un messaggio registrato, ma di una dichiarazione generata dall’intelligenza artificiale, basata su immagini, video e la voce originale della vittima, raccolti e rielaborati dalla famiglia per creare un impatto emotivo unico.
L’IA porta la voce della vittima in tribunale
La scena, ripresa dai media locali, ha visto la proiezione in aula di un video in cui la versione AI della vittima si rivolge direttamente all’uomo condannato per il suo omicidio. La ricostruzione digitale ha affermato che era un peccato che si fossero incontrati in quelle circostanze, aggiungendo che in un’altra vita probabilmente sarebbero potuti essere amici. Ha espresso credenze nel perdono e in un Dio che perdona, sottolineando un sentimento di perdono che ha sempre mantenuto.
La sorella della vittima ha spiegato che l’idea è nata dal desiderio di dare voce autentica a suo fratello, senza sovrapporre i propri sentimenti: era fondamentale lasciare che fosse lui a parlare, poiché avrebbe espresso cose che lei non avrebbe mai potuto dire.
Il video ha colpito profondamente la corte. Il giudice, dopo averlo visionato, ha commentato di aver apprezzato l’uso dell’IA, definendola genuina e riconoscendo l’evidente perdono espresso dalla vittima.
Opportunità e rischi: la posizione della Corte Suprema dell’Arizona
La Chief Justice della Corte Suprema dell’Arizona ha evidenziato come l’IA possa offrire grandi efficienze nel sistema giudiziario, aiutando chi non ha conoscenze legali a presentare meglio la propria posizione. Tuttavia, ha avvertito che l’IA potrebbe anche ostacolare o addirittura sconvolgere la giustizia se usata impropriamente, richiedendo un approccio misurato.
Per questo motivo, la Corte ha istituito un comitato per studiare l’uso dell’intelligenza artificiale nei procedimenti giudiziari e definire linee guida che garantiscano un uso corretto, responsabile e trasparente.
Conclusioni
Il caso ha dimostrato il potenziale dell’intelligenza artificiale nell’ambito giudiziario, rivelando sia le opportunità che le insidie associate al suo utilizzo. La creazione di una voce autentica per la vittima ha offerto una nuova prospettiva sul processo legale, evidenziando la necessità di regole chiare per garantire un uso etico e appropriato della tecnologia.