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Morto a Roma a 87 anni Nino Marazzita, avvocato di gialli.

Il penalista è deceduto a Roma a 87 anni. Era stato legale di parte civile per l’omicidio di Pasolini e aveva difeso il serial killer Donato Bilancia. Era noto anche per la partecipazione a programmi televisivi come «Forum».

È stato uno degli avvocati italiani più esperti in delitti, noto anche per la sua carriera nel campo della comunicazione e del giornalismo. Nino Marazzita, avvocato penalista dal 1966, è morto a Roma dopo una lunga malattia. Nato a Palmi (Reggio Calabria), si era trasferito nella capitale, dove ha esercitato la professione nel suo studio a Collina Fleming, viaggiando spesso in Italia e all’estero per seguire casi di grande notorietà. Si è occupato di terrorismo, sequestri di persona, reati contro la pubblica amministrazione e criminalità organizzata, distinguendosi per l’impegno nella difesa della libertà di informazione e del diritto di critica.

Delitti e misteri italiani

Numerosi i processi che hanno fatto epoca, dagli anni ’70 in poi, nei quali Marazzita è stato protagonista. Ha difeso Pietro Pacciani, il presunto mostro di Firenze, e rappresentato la famiglia di Rosaria Lopez dopo il massacro del Circeo nel 1975. Fu legale di parte civile nel processo per l’omicidio di Pier Paolo Pasolini e assistette Eleonora Moro nella battaglia per la verità sul sequestro e l’uccisione del presidente della Dc nel 1978, oltre a rappresentare il serial killer Donato Bilancia per i suoi crimini avvenuti tra Liguria e Piemonte nel 1997-1998.

In televisione per «Forum»

Marazzita è stato direttore della rivista di diritto L’eloquenza, fondata dal professor Giuseppe Sotgiu, e ha collaborato con altre pubblicazioni come Detective & Crime e Polizia e Democrazia. Ha condotto la rubrica «L’Avvocato risponde» su Rai2 e, dal 2013 al 2019, è stato parte del cast giuridico di Mediaset, partecipando a programmi come Forum. Ha manifestato una passione per i gialli e ha contribuito a documentari come quello su «Fuoco amico – La storia di Davide Cervia», il super-esperto in guerre elettroniche scomparso nel 1990.

Il figlio avvocato: «Grande vuoto»

L’inclinazione per l’investigazione è stata trasmessa al figlio Giuseppe, penalista che ha contribuito a risolvere il giallo dell’Olgiata nel 2011. È stato proprio il figlio a comunicare il decesso di Nino, affidando a un messaggio il suo rammarico: «Oggi mio padre ha combattuto l’ultima battaglia. Lascia un grande vuoto, insieme al ricordo indelebile della sua intelligenza, ironia, umanità e dolcezza».


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