Recensione di The Precinct – Multiplayer.it

Inseguimenti, rapine e sparatorie, ma in The Precinct ci troviamo dall’altra parte della barricata: nel ruolo delle forze dell’ordine.
Da sempre, i bambini giocano a guardie e ladri, e i ladri sembrano divertirsi di più. È probabilmente per questo che, nel 1997, è stato creato Grand Theft Auto, un videogioco in cui si interpreta un criminale, costantemente braccato dalla polizia. La popolarità del franchise di GTA ha portato a trasformarlo in uno dei titoli più celebri nel panorama videoludico.
Proprio dopo l’uscita del secondo trailer dell’attesissimo Grand Theft Auto VI, arriva The Precinct, un “GTA al contrario” in cui si interpreta un giovane agente di polizia. Fallen Tree Games, un piccolo studio inglese, ha già affrontato temi simili con American Fugitive, in cui il giocatore vestiva i panni di un criminale in fuga. Il contesto di Averno City è un riflesso noir della New York degli anni ’80, popolato da spacciatori, bande e serial killer.
The Precinct si ispira fortemente al cinema di genere americano di quel periodo. Gli sviluppatori citano titoli come Driver e Il braccio violento della legge, ma guardano in particolare a GTA come principale fonte di ispirazione: un videogioco d’azione con visuale dall’alto, un’anima sandbox e un sistema di generazione procedurale dei crimini.
Nick Cordell Jr., il nuovo arrivato
The Precinct inizia con un incipit narrato da una voce calda, tipica del noir. Il nostro poliziotto si interroga sul motivo per cui fa questo lavoro. Nick Cordell Jr. è uno di quelli che ce l’ha nel sangue, avendo perso suo padre, un alto ufficiale dell’ACPD, assassinato in azione. Segretamente, Nick spera di riaprire il caso non risolto.
Nonostante le sue connessioni, Nick è un rookie e deve iniziare dal basso: pattuglie a piedi e multe per divieto di sosta. Tuttavia, viene presto coinvolto in casi più impegnativi. Averno City è un luogo infestato da criminalità, con bande rivali e omicidi. Nick dovrà affrontare queste sfide, mentre la narrazione è offerta attraverso dialoghi statici e illustrazioni che ricordano l’arte di Stephen Bliss, accompagnati da un cast di doppiatori.
Hai diritto di rimanere in silenzio
La vita del poliziotto è perlopiù una routine. Ogni giorno, si scelgono vari incarichi e Nick pattuglia Averno City alla ricerca di criminali da arrestare. The Precinct offre molte tipologie di reati, dalle rapine alle multe per eccesso di velocità, e ogni infrazione ha un iter da seguire.
Nick ha un taccuino per guidarlo su come procedere di fronte a diverse infrazioni e su come gestire ogni situazione con cautela, inclusi i test per l’alcol. La vita di un poliziotto richiede di bilanciare l’uso della forza e la giustizia.
In situazioni di emergenza, i criminali possono cercare di scappare o di attaccare. Nick ha accesso a un taser, un manganello e un revolver, ma è sempre meglio tentare di convincere il sospettato a rendersi prima di usare la forza. Durante gli inseguimenti, il modello di guida non è molto soddisfacente, rendendo difficile controllare il veicolo, il che può portare a più danni di quelli provocati dai criminali stessi.
Arrenditi, non peggiorare le cose, ragazzo
Occasionalmente, sarà necessario utilizzare un’arma. Tuttavia, le fasi di sparatoria non sono le più riuscite del gioco, presentando un sistema di mira e di copertura poco stimolante. Gran parte del tempo si trascorre in pattuglie di routine, intrattenute da un sistema di generazione procedurale dei crimini. Anche se le prime volte le pattuglie possono essere divertenti, la ripetizione può rapidamente rendere il gioco monotono.
Fortunatamente, eventi speciali intervengono per rendere le giornate di Nick più varie, portando avanti la trama orizzontale e spezzando la monotonia. Ogni giorno di lavoro si conclude con un resoconto dei punti esperienza guadagnati, permettendo di migliorare le capacità di Nick e il suo equipaggiamento.
Conclusioni
Versione testata PlayStation 5
Digital Delivery Steam, PlayStation Store, Xbox Store
Giocando a The Precinct, sembra strano pensare che questo progetto sia così piccolo, vista l’ambizione che mostra. Vestire i panni di un poliziotto nei cui ritmi di lavoro la ripetitività è evidente, nonostante la varietà di reati da gestire, può diventare meno stimolante nel lungo termine. Gli eventi speciali, invece, forniscono un gradito cambiamento che vivacizza il gameplay, rendendo il gioco un’interessante interpretazione del genere noir-poliziesco.
PRO
- Ampia varietà di reati, ognuno da gestire in modo unico
- Inseguimenti avvincenti e dinamici
- Eventi speciali che rompono la monotonia
CONTRO
- Sparatutto non molto riuscito
- Routine delle pattuglie che può diventare ripetitiva
- Caos e danni ai civili non adeguatamente penalizzati