NVIDIA fornisce mini supercomputer a Elon Musk per l’AI.

NVIDIA ha introdotto DGX Spark, il più piccolo supercomputer AI mai realizzato. A partire dal 15 ottobre, DGX Spark sarà disponibile su NVIDIA.com e attraverso i principali partner, con l’obiettivo di trasformare la scrivania in una piattaforma per lo sviluppo di intelligenze artificiali avanzate.
Il sistema è progettato per portare la potenza dell’architettura Grace Blackwell direttamente sul desktop di sviluppatori e ricercatori. Derivato dal concept “Project Digits“, racchiude in un formato poco più grande di un NUC il superchip NVIDIA GB10 Grace Blackwell, capace di fornire fino a 1 petaFLOP di potenza AI con precisione FP4. La configurazione include 128 GB di memoria unificata CPU-GPU, connessa tramite NVLink-C2C – cinque volte più veloce del PCIe 5.0 – e networking ConnectX-7 da 200 Gb/s.
Nonostante il peso contenuto di circa 1,2 kg, DGX Spark è concepito per carichi che tradizionalmente richiedevano infrastrutture datacenter. Le caratteristiche tecniche consentono agli sviluppatori di eseguire inferenze su modelli di IA con fino a 200 miliardi di parametri e di ottimizzare modelli con fino a 70 miliardi di parametri, senza ricorrere al cloud. Questo sistema è descritto come una “nuova classe di computer“, progettata per lo sviluppo di AI agentiche e fisiche, robotica, visione artificiale e ricerca su modelli linguistici di grandi dimensioni.
Il sistema arriva preconfigurato con una distribuzione Linux personalizzata e l’intero stack software NVIDIA AI, che include CUDA, librerie, framework, modelli preaddestrati e microservizi NIM. È pronto all’uso per applicazioni come la personalizzazione del modello di image generation FLUX.1 di Black Forest Labs, la creazione di agenti multimodali con NVIDIA Cosmos Reason, o chatbot basati su Qwen3 ottimizzati per l’hardware locale.
Il lancio ha visto la consegna di una delle prime unità a Elon Musk presso SpaceX, un gesto che richiama il 2016, quando fu consegnato il primo DGX-1 al nascente team di OpenAI. “Con DGX Spark vogliamo mettere la potenza dell’AI nelle mani di ogni sviluppatore”, si è affermato in quell’occasione.
Tra i primi ad adottare DGX Spark ci sono aziende e istituti come Meta, Microsoft, Google, Hugging Face e altri, che lo utilizzano per la ricerca su algoritmi sensibili alla privacy. La possibilità di collegare due DGX Spark tramite interfacce Ethernet QSFP consente di raddoppiare le capacità di calcolo, gestendo inferenze su modelli da oltre 400 miliardi di parametri.
Con un prezzo di partenza attorno ai 3.000 dollari, DGX Spark non è pensato per il pubblico mainstream, ma rappresenta una piattaforma compatta e accessibile per sviluppatori, ricercatori e creativi in cerca di un petaflop di potenza AI a portata di mano.
| Evoluzione dell’AI Computing: da NVIDIA DGX-1 a DGX Spark | ||
|---|---|---|
| DGX-1 (2016) | DGX Spark (2025) | |
| Architettura GPU | NVIDIA Pascal | NVIDIA Blackwell |
| Memoria GPU | 128 GB (16 GB per GPU) | 128 GB unified system memory |
| Prestazioni AI | 170 TFLOPS (FP16) | 1 PFLOP (FP4) |
| Consumo | 3.200 W | 240 W |
| Dimensioni | 866 x 444 x 131 mm | 150 x 150 x 50.5 mm |
| Peso | 60.8 kg | 1.2 kg |
| Prezzi | $129.000 | $3.999 |
Conclusioni
DGX Spark segna un avanzamento significativo nel campo dei supercomputer AI, offrendo prestazioni elevate e portabilità senza precedenti. Con la sua architettura innovativa e le capacità di calcolo, è destinato a diventare uno strumento fondamentale per sviluppatori e ricercatori di intelligenza artificiale.



