La terza parte del remake di Final Fantasy 7 sarà più breve.

Il game director ha dichiarato in un’intervista che la terza parte del remake di Final Fantasy 7 sarà “più concisa” rispetto a Rebirth, sebbene lui personalmente non abbia trovato il secondo capitolo “annacquato” come sostengono alcuni utenti.
Pur riconoscendo le straordinarie qualità di Rebirth, una parte della community ha criticato il gioco per la presenza di sezioni un po’ troppo dilatate, riempite di minigiochi o missioni secondarie ritenute spesso superflue, che vanno ad aumentare artificiosamente la durata complessiva dell’esperienza.
“Per quanto riguarda la gestione del tempo in alcune sezioni, non credo che in Rebirth siano più lunghe del necessario”, ha dichiarato. “Oggi i giocatori hanno semplicemente troppe cose da fare e troppi giochi a cui dedicarsi, e quindi sentono il bisogno che tutto si concluda in fretta.”
Ad ogni modo, ha aggiunto, “mentre lavoriamo alla conclusione della trilogia, stiamo cercando di bilanciare il modo in cui gli archi narrativi vengono raccontati, così che il gioco risulti un po’ più conciso.”
Non sarà facile accontentare tutti
Nonostante le critiche, Final Fantasy 7 Rebirth si è imposto come il secondo gioco della serie con la media voti più alta da parte della stampa internazionale. È chiaro che riuscire a non deludere le aspettative con la terza e ultima parte del remake non sarà semplice.
Bisognerà avere fiducia nelle indubbie capacità degli sviluppatori al lavoro sul capitolo conclusivo, che con Rebirth sono stati capaci di introdurre diverse migliorie rispetto alla prima parte e potrebbero sorprendere ancora in vista del gran finale.
Conclusioni
In sintesi, la terza parte del remake di Final Fantasy 7 promette un approccio più conciso, cercando di rispondere alle critiche sul ritmo e sulla durata del gameplay. Tuttavia, le aspettative sono elevate e sarà interessante vedere come gli sviluppatori affronteranno queste sfide nella conclusione della trilogia.



