Tecnologia

Dal silicio alla luce: il chip fotonico che calcola.

Negli ultimi anni si sente spesso parlare di chip sempre più potenti, supercomputer che elaborano dati a grande velocità e intelligenze artificiali sempre più esigenti dal punto di vista energetico. Ma cosa accadrebbe se la velocità della luce non fosse semplicemente un modo di dire? In Cina, un gruppo di ricercatori ha deciso di adottare un approccio innovativo, utilizzando la luce per elaborare informazioni.

Nel loro laboratorio a Shanghai, i ricercatori di un istituto dell’Accademia Cinese delle Scienze hanno progettato un chip che non utilizza elettroni, ma fotoni. Il risultato è un dispositivo che potrebbe rivoluzionare la concezione della potenza di calcolo. La sua forza non risiede esclusivamente nella velocità, ma anche nel numero di operazioni simultanee che riesce a eseguire. Ciò consente di effettuare migliaia di operazioni in parallelo, sfruttando le diverse “sfumature” della luce: ogni colore rappresenta una corsia, mentre ogni corsia equivale a un flusso di dati indipendente.

È come se, invece di creare un’auto più veloce, fosse stata progettata un’intera autostrada capace di ospitare migliaia di auto contemporaneamente. Inoltre, non si verifica alcun traffico o surriscaldamento, poiché la luce, a differenza degli elettroni, non genera calore mentre si muove nei circuiti. Ciò consente di posizionare più canali molto vicini tra loro, senza preoccuparsi di dispersioni o consumi eccessivi.

Non si tratta solo di una teoria. Un’università cinese ha avviato la prima linea pilota per la produzione di chip fotonici su larga scala, utilizzando materiali avanzati come il niobato di litio. Non si tratta solo di una corsa alla potenza, ma di una vera sfida all’efficienza e al risparmio energetico, offrendo una risposta innovativa alla crescente richiesta di capacità di calcolo. In sostanza, si intravede un futuro in cui l’elettricità lascia il posto alla luce.

Conclusioni
L’uso della luce per l’elaborazione delle informazioni rappresenta un passo significativo verso chip più efficienti e potenti. Questa innovazione non solo risponde alle esigenze attuali in termini di calcolo, ma offre anche soluzioni sostenibili per il futuro, riducendo l’impatto energetico delle tecnologie emergenti.


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