Berserk or Die: Recensione della serie

Un nuovo videogioco di Nao Shibata, in arte Nao Games, è un action carico di luci e power up che invita all’uso intenso della tastiera.

È interessante notare che uno degli sviluppatori di spicco nel Regno Unito ha realizzato un videogioco, quello di cui parliamo, che ha venduto milioni di copie in varie forme, tra cui una per automobili Tesla. Questo titolo, nato come passatempo durante un periodo di disoccupazione, ha ricevuto elogi da molti, compreso un noto esponente dell’industria dei videogiochi, che ha speso centinaia di ore a giocarlo. Il grande successo ha spinto lo sviluppatore a lavorare come editore per supportare progetti indipendenti, tra cui Berserk or Die di Nao Shibata. Questo gioco incarna la filosofia del titolo originale, offrendo un prodotto premium a un prezzo contenuto.

Berserk or Die riprende molte delle caratteristiche che hanno reso il titolo precedente così popolare: uno stile grafico essenziale, meccaniche coinvolgenti, un sistema di obiettivi e un buon numero di contenuti da sbloccare, tutto sostenuto da un’idea semplice ma efficace. La novità è che per colpire gli avversari bisogna colpire la tastiera.

Una festa a base di dopamina

Berserk or Die non è solo un titolo, ma un’esperienza che stimola il giocatore a usare la tastiera per manovrare il personaggio in combattimento. Nei panni di un legionario romano, gli avversari attaccano da entrambe le direzioni e il legionario può attaccare solo spostandosi in una delle due direzioni. Si ha la possibilità di parare colpi o eseguire attacchi speciali quando la barra è piena.

Ciascun nemico lasciando delle monetine consente di accedere a oggetti per potenziare il personaggio, aumentando punti vita, attacco o aggiungendo nuove opzioni. Ogni potenziamento diventa più potente ogni volta che si acquista lo stesso tipo di strumento, creando uno spirito di progressione che si riflette anche nei contatori combo che permettono di aumentare la mobilità e l’attacco.

Un mondo contro

Ogni cinque ondate, il giocatore deve affrontare un boss con caratteristiche uniche che si adattano all’epoca storica del livello di combattimento. Si inizia con i romani e ci si muove attraverso altre epoche, mantenendo coerenza tematica. Questi boss non necessitano di strategie elaborate per essere sconfitti, ma presentano meccaniche che incoraggiano l’uso di attacchi speciali accumulati man mano che si eliminano i nemici.

Nonostante la possibilità di continuare finché l’energia non si esaurisce, c’è un aumento della difficoltà con l’aggiunta di nemici più insidiosi e attacchi dall’alto, segnalati da fasci di luce. Questo contribuisce a rendere il gioco sempre più impegnativo man mano che il livello avanza.

Spacca quella tastiera

Il sistema di controllo del videogioco richiede ai giocatori di colpire la tastiera e, sebbene sia un’idea originale, potrebbe danneggiare l’hardware. È disponibile anche un controllo alternativo tramite pad, che, pur essendo meno coinvolgente, è più delicato per la tastiera. Berserk or Die si presenta come un equilibrio tra le esperienze precedenti, con un buon numero di contenuti sbloccabili attraverso vari obiettivi all’interno del gioco.

La ripetizione di alcuni meccanismi rimanda chiaramente al titolo precedente, evocando un forte effetto di stimolazione. Tuttavia, la quantità di contenuti attuali è inferiore rispetto al titolo di partenza, lasciando aperta la possibilità di ulteriori aggiornamenti futuri.

Conclusioni

Berserk or Die è un videogioco che stimola l’interazione fisica con la tastiera, in modo da rendere l’esperienza coinvolgente e immersiva. Sebbene non sia sviluppato direttamente da un noto creatore, presenta analogie con il suo approccio grazie alla sua accessibilità e capacità di catturare l’attenzione del giocatore per ore.