Tecnologia

Attacco informatico blocca le principali piattaforme di gaming.

Alcune delle principali piattaforme utilizzate dai PC gamer sono sotto attacco DDoS da diverse ore. Ecco quali sono a rischio e cosa è stato scoperto finora.

Impossibile dormire sonni tranquilli in questo periodo. Il mondo sta affrontando un momento estremamente teso, in cui la sicurezza e la privacy sono continuamente messe a dura prova. Molti dei principali servizi online rischiano di essere compromessi. Non sarebbe un grosso problema, se non fosse che ogni servizio attua raccolte di dati degli utenti, che diventano così vulnerabili.

E nonostante alcune piattaforme siano considerate più sicure di altre, è frequente che diventino obiettivo di hacker che mirano a creare disagi e sottrarre dati personali e bancari. In queste ore, alcune delle maggiori piattaforme legate al mondo del gaming (e non solo) sono state colpite da un incessante attacco hacker.

Un attacco botnet mette in ginocchio Steam?

Nella serata del 7 ottobre, molte piattaforme online hanno segnalato problematiche di vario tipo. Le informazioni sono state raccolte tramite Downdetector, evidenziando una situazione critica per vari servizi, tra cui Steam, caratterizzata da impossibilità di accesso e disconnessioni.

Steam non è l’unica piattaforma ad avere problemi simili. A essa si aggiungono Amazon Web Services e la piattaforma di Riot Games, software house di League of Legends. Non è chiaro l’origine del problema, ma secondo le prime ricostruzioni potrebbe trattarsi di un attacco DDoS (distributed denial of service) messo in atto dalla botnet nota come Aisuru.

Da EA al PlayStation Network, da Marvel Rivals a Hulu, molti servizi sono stati interessati. Al momento, alcuni di questi sono tornati parzialmente operativi, mentre altri come Steam continuano a funzionare a singhiozzo. Riot ha comunicato agli utenti che utilizzano Windows, macOS, iOS e Android:

“Siamo consapevoli dei problemi causati ai giocatori che vengono disconnessi dalle partite: abbiamo disabilitato la modalità classificata mentre investighiamo.”

Al momento, si tratta di uno degli attacchi DDoS più aggressivi degli ultimi anni, avvenuto il 7 ottobre. I gestori dei servizi sembrano non avere chiara la situazione, riuscendo a inquadrare il problema solo come un’operazione di Aisuru, sebbene non vi sia stata una rivendicazione ufficiale.

Conclusioni

La crescente minaccia degli attacchi DDoS evidenzia la vulnerabilità delle piattaforme online e la necessità di garantire una maggiore sicurezza per proteggere i dati degli utenti. La situazione resta da monitorare attentamente, in attesa di sviluppi futuri.


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