Storia

Un cranio in Cina riscrive la storia dell’evoluzione umana.

Una recente ricerca basata sull’analisi di fossili rinvenuti in Cina indica che l’antenato comune dell’uomo moderno, dei Neanderthal e dei Denisovani visse oltre un milione di anni fa, raddoppiando le stime precedenti. Questa scoperta ridefinisce l’albero genealogico della nostra specie e solleva interrogativi su dove e quando si siano separate le tre principali linee evolutive.

### Il cranio che riscrive la preistoria

Il fossile denominato Yunxian 2, un cranio parziale scoperto negli anni ’90 lungo il fiume Han, ha attirato l’attenzione dei ricercatori. Attraverso tecniche di ricostruzione digitale, è stato analizzato e si è rivelato appartenere a un Denisovano primitivo, piuttosto che all’Homo erectus, come inizialmente ipotizzato. La ricostruzione ha svelato peculiarità anatomiche distintive prevedendo tratti tipici dei gruppi umani più recenti.

### Una famiglia più complessa del previsto

L’identificazione di Yunxian 2 come Denisovano arcaico ha portato a una nuova comprensione dell’evoluzione umana. I ricercatori, confrontando diversi fossili di ominidi, hanno ricostruito un albero genealogico che sfida le teorie consolidate, suggerendo che i Neanderthal si siano distaccati per primi, seguiti dalla divergenza tra sapiens e Denisovani.

### Il mistero dell’Antenato X

Se le nuove datazioni fossero confermate, emergerebbe un significativo paradosso temporale. I fossili di Homo sapiens più antichi risalgono a circa 300.000 anni fa, ma la presenza di un antenato comune vissuto oltre un milione di anni fa implicherebbe una lacuna nel record fossile. Inoltre, le nuove evidenze suggeriscono che l’Antenato X potrebbe aver vissuto nell’Asia occidentale, complicando ulteriormente la questione geografica della nostra evoluzione.

### Denisovani: dagli antichi DNA ai volti ricostruiti

La storia dei Denisovani, scoperti nel 2010 grazie all’analisi del DNA, rappresenta un capitolo affascinante della paleoantropologia. Solo in tempi recenti è stato possibile ottenere un quadro più completo di questa popolazione, grazie all’identificazione di reperti fossili come il cranio di Harbin.

### Verso una nuova cronologia dell’evoluzione

Queste scoperte potrebbero richiedere una revisione sostanziale della cronologia evolutiva umana, spingendo indietro nel tempo la separazione dei principali lignaggi umani. La complessità dei processi evolutivi potrebbe essere meglio descritta attraverso processi prolungati di divergenza e riavvicinamento tra popolazioni. Inoltre, il sito di Yunxian continua a rivelare sorprese, con il rinvenimento di un terzo cranio, la cui analisi potrebbe offrire ulteriori conferme a questa nuova teoria. La ricerca sull’Antenato X e sulle origini più remote dell’umanità resta una sfida affascinante per la scienza contemporanea.


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