Storia

Trasloco della Biblioteca di Archeologia a Palazzo San Felice

È stato inaugurato il nuovo percorso “Cultura in cantiere” a Palazzo San Felice, futura sede della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Tuttavia, emergono dubbi sul trasferimento: lo spazio non è sufficiente e il progetto rischia di frammentare ulteriormente la storica biblioteca.

La manifestazione ha segnato l’apertura al pubblico del Palazzo come polo culturale, presentando un percorso immersivo che illustra l’evoluzione del progetto attraverso installazioni digitali e spazi interattivi, accessibile gratuitamente nei weekend.

Sebbene il progetto di ristrutturazione di Palazzo San Felice, curato da un noto architetto, sembri ben congegnato, rimangono interrogativi riguardo alla scelta della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte come ospite nel nuovo edificio. La disponibilità di spazio è stata messa in discussione da tecnici e attivisti, aumentando le perplessità sull’effettiva capacità di ospitare l’intera biblioteca.

La Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte nell’attuale sede di Palazzo Venezia.

La storia del progetto e della fondazione

Il trasferimento della Biblioteca da Palazzo Venezia a Palazzo San Felice nasce da un’iniziativa ministeriale del 2017. Il protocollo prevedeva l’apertura al pubblico entro il 2020, con un significativo finanziamento per i lavori di recupero. Tuttavia, nonostante l’avvio dei lavori nel 2021, l’organizzazione della fondazione associata rimane ancora poco chiara. L’ente che gestisce la biblioteca attuale non risulta coinvolto nel progetto, e il suo presidente ha espresso preoccupazione riguardo al trasferimento.

Il progetto di spostamento ha sollevato scetticismi, ma gli sviluppi recenti indicano una maggiore serietà nell’attuazione del piano. La conclusione dei lavori di trasferimento è ora prevista per il 2027.

Rendering di Palazzo San Felice.

La Biblioteca divisa, lo spazio insufficiente

A Palazzo San Felice, la Biblioteca non ha spazio sufficiente per la sua intera collezione, che comprende un vasto numero di volumi e opere storiche. Attualmente, parte della biblioteca è già dispersa in altri locali e necessita di investimenti significativi per un trasferimento completo. Il nuovo Palazzo è stato concepito come un moderno polo culturale, ma sembra non tenere in considerazione l’effettivo fabbisogno della Biblioteca di Archeologia e Storia dell’Arte. Apparentemente, gli architetti non hanno condotto sopralluoghi per valutare le dimensioni necessarie per lo spostamento.

Un trasferimento parziale significherebbe ulteriormente frammentare la Biblioteca, ora già divisa in diverse sedi. Vi è la percezione che ci siano altre strutture in grado di ospitare un polo culturale più adeguato. È stata avviata una petizione che ha raccolto un significativo numero di adesioni.


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