Tra flashback e ricordi: la mia storia

Bologna, 30 maggio 2025 – Cosa accomuna uno studente universitario del Medioevo a uno di oggi? E i litigi fra coniugi dell’antichità erano davvero così diversi da quelli attuali? Si esplorano particolari comuni del passato con un nuovo libro intitolato Lo scriba del faraone e altre storie di vita quotidiana dall’antichità a oggi in uscita il 4 giugno.
Una nuova prospettiva sulla storia emerge dalle pagine di questo libro: non solo grandi figure o battaglie, ma persone con emozioni e avventure che invitano all’immedesimazione.
Nel frattempo, il progetto Pillole di storia racconta episodi e curiosità attraverso i social. “Arrivai qui per la laurea in Scienze Storiche e sono rimasto affascinato dalla città”.
Quando è nata la passione per la storia?
“A dieci anni, grazie a un supplente che ha acceso in me una passione per questa materia. Questo dimostra l’importanza di un singolo docente nella vita degli studenti.”
Il progetto delle Pillole di storia.
“Dal 2017 pubblico aneddoti, inizialmente solo di storia antica, poi di epoche più recenti, condividendo ciò che trovo interessante. Leggere libri di storia è diventata un’abitudine quotidiana.”
Il libro, che esplora vite mai raccontate nei manuali di storia.
“Racconto di persone comuni e dimenticate, con cui ci si può identificare oggi. Un esempio è un insegnante dell’Antica Roma che chiede un aumento, o una corrispondenza tra due amanti a distanza, con le stesse preoccupazioni moderne.”
Come ha selezionato le storie?
“Leggendo molto, mi sono imbattuto in personaggi che suscitano simpatia e ho approfondito. Un capitolo tratta di una donna tormentata dall’ex marito nella Cina del 248 a.C., una storia mai raccontata in italiano, estratta da documenti antichi.”
Il libro presenta storie anche ambientate a Bologna.
“Sì, una dal Medioevo, e l’altra dal ‘500. La prima parla di studenti universitari, della loro vita sociale e delle ansie legate agli esami. C’è anche una testimonianza di uno studioso che osserva studenti più interessati a conoscere donne che a studiare. Inoltre, si racconta di monache del convento di San Lorenzo, che si sono trovate coinvolte con l’Inquisizione a causa di uno strumento musicale scomparso.”