Storia degli aborigeni dopo il colonialismo

Il volume si distingue per le audaci scelte editoriali.
Il libro è tradotto in modo eccellente, presentando un’opera lunga quasi settecento pagine che racconta gli eventi che coinvolgono gli abitanti di Meritoria, una città aborigena nel Nord dell’Australia. Gli attuali abitanti sono infatti il residuo di una popolazione oppressa da secoli di razzismo, violenza e soppressione, veri e propri sopravvissuti che intravedono nel futuro nuove possibilità di vita. La sensazione è che il peggio sia ormai passato. Un solo uomo, solo e incompreso, di nome Causa Acciaio, intravede pericoli imminenti mentre i suoi concittadini lo considerano un semplice matto, abbandonato anche dalla propria famiglia. Questa narrazione splendente esamina, attraverso una civiltà, temi urgentissimi come integrazione e diversità culturale, con una struttura che mescola elementi favolistici e realistici, incantando il lettore. La struttura classica del romanzo, quasi vittoriana, racchiude innumerevoli sfumature e situazioni, restituendo la complessità dello scontro tra una civiltà antica e una contemporanea, con quest’ultima sempre più incapace di delineare un futuro possibile.
Più vicina a Dickens che a Henry James, la scrittrice non manca di umorismo e leggerezza in una storia feroce e talvolta dura, che evoca alcuni film recenti di Martin Scorsese. Questo racconto offre uno sguardo preciso e incantevole su un mondo spesso invisibile ai nostri occhi, richiedendo la giusta attenzione. La scrittura è formidabile e coinvolgente, capace di svelare le complesse e talvolta tragiche contraddizioni della nostra epoca.



