Ricostruiti online quasi 300 mila km dell’Impero romano

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Quasi 300 mila chilometri di strade ormai scomparse possono essere esplorate digitalmente come su una mappa di navigazione: l’ossatura viaria dell’Impero romano è stata ricostruita in un atlante interattivo che consente di “viaggiare” da Londinium ad Antiochia, da Cartagine a Colonia, passando per città e luoghi oggi inesistenti.
Questo progetto riporta alla luce, sullo schermo, ciò che è rimasto frammentato per secoli tra scavi, iscrizioni, mappe antiche e intuizioni archeologiche. Non si tratta solo di un esercizio stilistico, ma di un progetto scientifico internazionale, con l’obiettivo di non mostrare solo il percorso delle strade, ma di comprendere come quella rete abbia mantenuto coesione in uno dei più vasti sistemi politici della storia.
Una ricostruzione meticolosa
Il progetto, chiamato Itiner-e, è emerso grazie a dataset ad altissima risoluzione, risultato di un’analisi sistematica di fonti archeologiche e storiche. Iscrizioni, pietre miliari, antichi itinerari e mappe topografiche sono stati combinati con tecnologie di telerilevamento e visione satellitare. Il risultato è la digitalizzazione di oltre 299.000 km di strade che attraversavano il territorio dell’Impero romano circa nel II secolo.
La procedura ha incluso l’individuazione di segmenti stradali attraverso il confronto tra mappe moderne e antiche, l’assegnazione di metadati di localizzazione e la georeferenziazione di tracce visibili o dedotte.
La nuova mappa digitale
Il dataset Itiner-e copre un’area di quasi 4 milioni di km², corrispondente all’estensione massima dell’Impero romano intorno al 150 d.C., includendo tutte le vie attestabili, congetturali o ipotizzabili di quel periodo. Nella mappa digitale sono presenti circa 14.769 segmenti stradali distinti.
Di questi, circa il 34,6% (≈ 103.478 km) sono classificati come “strade principali”, mentre il restante 65,4% (≈ 195.693 km) è composto da “strade secondarie”, meno documentate. Solo il 2,737% delle vie è localizzato con certezza; l’89,818% è considerato congetturale mentre il 7,445% è ipotetico.
Ciò implica che la mappa non è completamente precisa, ma offre una rappresentazione migliorata rispetto agli atlanti precedenti. La mappa online consente anche il download degli shapefile e dei geodati, oltre all’integrazione di contributi futuri dalla comunità scientifica.
Infine, la risoluzione spaziale è nettamente superiore alle rappresentazioni passate, con tracciati che seguono realisticamente la morfologia del paesaggio.
Un racconto lungo chilometri
La mappa digitale di Itiner-e offre una visione delle strade dell’Antica Roma, evidenziando che la mobilità, sia per le legioni che per il commercio e la diffusione delle idee, era sostenuta da una rete estesa. Le strade non erano solo percorsi fisici, ma strumenti di coesione politica, amministrativa e culturale.
La possibilità di tracciare una parte di questa rete con precisione rappresenta un’importante evoluzione metodologica, fornendo nuove chiavi di interpretazione per comprendere la diffusione delle epidemie, i percorsi commerciali e la penetrazione dei poteri centrali nelle province.
Rimanendo comunque nel dubbio riguardo a molte vie, questa ricerca indica che ci sono ancora lacune da colmare tramite indagini sul campo e analisi satellitari. Con quasi 300 mila km tracciati, il racconto della mobilità antica si estende su scala continentale, diventando parte integrante dei sistemi di conoscenza digitale.



