Riappaiono 15 reperti nascosti da segreti militari.

IL SINDACO
«La Val Resia ha visto eventi significativi della Prima Guerra Mondiale, come la Ritirata di Caporetto. Con questo progetto, si è voluto esplorare un capitolo più recente e strategico spesso trascurato: la Guerra Fredda». Nel 2021, il Comune ha acquisito beni legati agli ex sbarramenti difensivi di Passo Tanamea e Sella Carnizza per far emergere questo passato. Matteo Chiaruttini, esperto di fortificazioni e già collaboratore dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito, fornirà dettagli sull’attività svolta. Grazie al suo lavoro e alla collaborazione con consulenti come i generali Filippo Cappellano ed Enzo Mosolo, sono stati mappati e documentati 15 manufatti militari, raccogliendo informazioni tecniche, immagini storiche e testimonianze. Il risultato è un corpus tecnico di 17 fascicoli per oltre 280 pagine, che illumina le architetture difensive alpine del Novecento. Tra i manufatti spiccano le gallerie scavate nella roccia per il Vallo Alpino del Littorio e le recenti postazioni militari del secondo dopoguerra, studiate per rispondere a un contesto bellico caratterizzato dalla minaccia nucleare. «Questa rappresenta un’eredità materiale e immateriale di grande valore, finora priva di adeguata documentazione, ora pronta per essere condivisa con la collettività». Il convegno vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni militari, come il Generale Francesco Maioriello, il Colonnello Lorenzo Rivi e il Tenente Colonnello Ivano Borserini.