Resti umani nel relitto del Titanic: perché non ci sono?

A oltre 111 anni dal tragico affondamento, il relitto del RMS Titanic continua a suscitare fascino e interesse. Tra i tanti interrogativi che circondano questa nave leggendaria, uno in particolare si distingue: perché, nonostante le numerose esplorazioni sottomarine dal suo ritrovamento nel settembre 1985, non sono mai stati rinvenuti resti umani al suo interno?
Le vittime e la loro scomparsa
Oltre 1500 persone persero la vita nel naufragio, circa il 68% dei 2200 passeggeri e membri dell’equipaggio. La causa principale della morte viene generalmente attribuita all’ipotermia da immersione nelle gelide acque. Sebbene alcuni rapporti suggeriscano l’annegamento come causa comune, molti a bordo avevano accesso a cinture e giubbotti di salvataggio.
Questi giubbotti di salvataggio forniscono una prima spiegazione alla mancanza di corpi. Pur non riuscendo nel loro intento primario di mantenere a galla i naufraghi abbastanza a lungo per il soccorso, una volta che gli occupanti morirono, garantirono la loro “galleggiabilità”. Una tempesta successiva all’affondamento potrebbe aver disperso rapidamente i corpi dal sito, mentre le correnti oceaniche li portarono ulteriormente nel corso degli anni.
Gli spazzini marini e la profondità inesorabile
Corpi eventualmente intrappolati all’interno del relitto, con ogni probabilità, sono scomparsi a causa degli organismi marini necrofagi. Tuttavia, ossa sono state ritrovate su relitti più antichi, sollevando interrogativi sulla mancanza di resti nel caso del Titanic. La risposta potrebbe risiedere nella straordinaria profondità in cui giace il relitto.
La profondità di circa 3000 piedi [914 metri] supera il livello di compensazione del carbonato di calcio. A queste profondità, l’acqua è sottosatura di carbonato di calcio, il quale costituisce le ossa. Sotto queste condizioni, una volta che gli organismi marini mangiano la carne esponendo le ossa, queste tendono a dissolversi.
Un’ultima speranza (remota)
Alcuni ipotizzano che in sezioni sigillate della nave, come la sala macchine, dove l’acqua fresca e ricca di ossigeno potrebbe non essere penetrata, potrebbero ancora esserci corpi preservati. Tuttavia, con il passare del tempo, l’idea di trovare resti riconoscibili sembra improbabile.
La mancanza di resti umani all’interno del relitto del Titanic non è un mistero inspiegabile, ma piuttosto il risultato di una combinazione di fattori naturali: la dispersione dei corpi a causa di correnti e tempeste, l’azione incessante degli organismi marini e, soprattutto, la chimica corrosiva delle profondità oceaniche.