Storia

Rassegna “Il mito di Ercole” al Gabinetto di Lettura, il 13/09/25.

La rassegna “Il mito di Ercole, Rinascimento e Rinascite” è stata avviata nel 2020 come iniziativa di valorizzazione culturale dei cortili, giardini e chiostri rinascimentali di Padova e provincia, luoghi spesso poco noti. Tra questi vi sono il cortile del Palazzo Mantua Benavides, il cortile della Loggia e Odeo Cornaro, il chiostro del Noviziato alla Basilica del Santo, il cortile del Palazzo Bembo Camerini e il giardino di Villa Roberti a Brugine.

Ogni luogo ha ospitato serate di “dotte conversazioni” umanistiche e concerti musicali, illuminati con luci suggestive.

Nel Quattrocento, gli Umanisti di Padova recuperarono tradizioni artistiche ispirate da Donatello e Mantegna, culminate nel Cinquecento con la costruzione di palazzi cittadini che integravano giardini e orti, creando spazi per conversazioni intellettuali. Le decorazioni interne dei palazzi riflettevano le “grottesche” riscoperte da Raffaello, occupando sale per la musica e immense biblioteche. In questo contesto, Ercole divenne un simbolo del Rinascimento, rappresentando gli sforzi richiesti agli studiosi per assimilare le saggezze antiche, con molteplici rappresentazioni di Ercole in giardini e palazzi che formano un filo conduttore attraverso la città.

Proposta per la quinta edizione della rassegna: “L’anomalia e/è la norma”

Il Cinquecento padovano vide una vera rivoluzione scientifica, specialmente nel campo della moderna anatomia, grazie a figure come Andrea Vesalio e Gabriele Falloppio. La dissezione di cadaveri divenne pratica comune nel Quattrocento, svolta in spazi provvisori dagli anatomisti.

A Padova, parallelamente allo spirito umanistico, si sviluppò un atteggiamento umanitario, che si manifestò con la costruzione dell’Ospedale di San Francesco Grande, concepito come luogo di cura e accoglienza. Oggi, questo ospedale ospita il Museo di Storia della Medicina (MUSME).

In occasione della quinta edizione, si propone di riprendere il tema della mostra scientifica “L’ANOMALIA E/È NORMA” svoltasi al MUSME, sviluppando il tema in modo multidisciplinare attraverso quattro appuntamenti su Musica, Geografie, Alimentazione e Cura, affrontati in dialoghi introdotti da brevi performance musicali.

Programma

  • Sabato 6 settembre ore 17: L’ANOMALIA E/È NORMA NELLA MUSICA – lezione concerto di Giovanni Bietti (Musiche: pianoforte solo)
  • Sabato 13 settembre ore 17: L’ANOMALIA E/È NORMA NELL’ALIMENTAZIONE – Danilo Gasparini con Silvano Rodato e Luigi Biasetto
  • Sabato 20 settembre ore 17: L’ANOMALIA E/È NORMA NELLA CURA – Don Dante Carraro con Germano Bertin
  • Sabato 27 settembre ore 17: L’ANOMALIA E/È NORMA NELLA GEOGRAFIA – Muro Varotto con Francesco Jori

Relatori

Giovanni Bietti

Compositore, pianista e musicologo, noto divulgatore musicale, collabora con importanti eventi e ha pubblicato numerose opere.

Danilo Gasparini

Professore di Storia dell’Agricoltura e dell’alimentazione, ha pubblicato saggi sulla storia delle campagne venete e dell’alimentazione.

Silvano Rodato

Laureato in Scienze Biologiche, ha insegnato Scienza degli Alimenti e ha ricoperto ruoli di supervisore e docente.

Luigi Biasetto

Di origini veneziane, è un rinomato pasticcere e ha conseguito successi in competizioni internazionali.

Don Dante Carraro

Sacerdote missionario e medico, diretto di Medici con l’Africa CUAMM e autore di pubblicazioni relative alla salute come bene comune.

Germano Bertin

Giornalista e scrittore, fondatore di Ethosjob, ha collaborato con varie riviste e progetti sulla formazione etica.

Mauro Varotto

Professore associato di Geografia, ha pubblicato numerosi lavori in ambito geografico e ha prodotto un documentario premiato.

Francesco Jori

Giornalista e autore, ha lavorato per diversi quotidiani e pubblicato opere su vari temi storici e culturali.


Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio