Storia

Primo Comune si oppone al riarmo.

Tel Aviv, 3 ago. – Il ministro degli Esteri israeliano commenta le recenti affermazioni del presidente della Repubblica sull’inaccettabilità del rifiuto del governo di Israele di rispettare le norme del diritto umanitario a Gaza. Sottolinea che Israele sta operando nel rispetto del diritto internazionale, riferendosi a un’ostinazione nelle azioni israeliane. Riconosce l’amicizia tra Italia e Israele e fa notare l’ondata anti-israeliana alimentata dai media, che non sempre riportano in modo accurato. Sostiene che i rapporti tra i due Paesi sono solidi e invita a considerare le sfide che Israele affronta nella sua guerra per l’esistenza contro elementi jihadisti e radicalizzati, sottolineando la complessità di combattere in un’area urbana con ostaggi e una realtà terroristica complicata.

In merito al bombardamento della chiesa della Sacra Famiglia a Gaza, il ministro si scusa e afferma che si tratta di un errore tragico, oggetto di indagine. Riconosce che in guerra si verificano tragedie e che anche il proprio esercito ha subito perdite a causa di errori interni.

Riguardo agli aiuti umanitari che l’Italia sta inviando a Gaza con la Giordania, il ministro afferma che non rappresenta un problema, citando la storica collaborazione dell’Italia in materia di aiuti umanitari. Si sottolinea la disponibilità di Israele a facilitare ulteriori operazioni umanitarie.

Sul cessate il fuoco, viene detto che sono stati fatti tentativi per raggiungere un accordo, compresa l’accettazione della proposta di mediatori americani e arabi, ma Hamas ha rifiutato. Viene messo in evidenza come le dichiarazioni e le iniziative anti-israeliane recenti abbiano contribuito a irrigidire la posizione di Hamas, che approfitta del crescente sentimento anti-israeliano in Occidente. Attualmente, Hamas mantiene una presenza significativa in diverse aree di Gaza, complicando ulteriormente la situazione.


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