Storia

Parma inaugura il Must, primo Museo di Storiografia Naturalistica.

Un museo innovativo, unico in Italia, dove storia, cultura, mondo naturale e futuro si intrecciano in ambienti immersivi e accessibili a tutti. Si tratta del Museo di Storiografia Naturalistica a Parma, che offre un percorso espositivo coinvolgente in cui oltre 6.000 elementi raccontano un viaggio sensoriale in cui storiografia e mondo naturale si intersecano grazie a un approccio moderno, unendo storia, ricerca e innovazione.

Il progetto, sostenuto dall’Ateneo parmense e finanziato attraverso il Pnrr del ministero della Cultura, è nato dalla riqualificazione del Museo di Storia Naturale dell’Università, ora collocato in una sede unica e completamente accessibile.

Ogni epoca storica sarà esplorata attraverso collezioni che rivelano le diverse concezioni naturalistiche nei vari periodi, facendosi riferimento culturale a livello nazionale e internazionale. L’accessibilità è garantita per tutti i visitatori, con percorsi e strumenti per persone con disabilità motorie, sensoriali o cognitive, audioguide e mappe tattili.

Il museo è situato nella sede centrale dell’Ateneo, in via Università 12, e si estende su due piani. Al piano terra si trattano temi di attualità, come la tutela ambientale e la biodiversità; al secondo piano, gli ospiti possono vivere esperienze sensoriali uniche e scoprire ricostruzioni storiche tra cui quelle degli studioli di Maria Luigia d’Asburgo e di Pellegrino Strobel, oltre a wunderkammer storiche dalle quali sono provenienti oggetti curiosi, sia naturali che artificiali.

Il museo rappresenta un viaggio nel tempo nel campo degli studi e delle osservazioni naturalistiche, con l’utilizzo di quadri animati e attori in costume che interagiscono nelle varie sezioni.

Tra i reperti unici, si trova lo scheletro di una balenottera di otto metri risalente al pliocene e un delfino che presenta segni di attacco da un grande squalo bianco. Inoltre, si possono vedere studi fisiognomici e criminologici del XIX secolo, realizzati da un medico specializzato nella ricostruzione di maschere facciali di criminali, basate sulle teorie di Cesare Lombroso.

Il museo include anche oltre 300 cassette entomologiche donate da Ezio Boarini, contenenti lepidotteri e coleotteri locali ed esotici.

Oggi si svolgerà la presentazione ufficiale, che includerà la cerimonia di apertura e altre attività, seguita da una giornata educativa domani, e infine, sabato, l’apertura al pubblico con visite guidate.


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