Storia

Ottant’anni di storia del Partito comunista in un album.

Striscioni delle battaglie del dopoguerra per il riconoscimento di diritti politici e sindacali, spesso dimenticati. Palchi che hanno ospitato comizi, come quello di Togliatti negli anni ’50 ai giardini pubblici di Deiva Marina. Grandi manifestazioni immortalate negli scatti di reporter e fotografi prestigiosi, e atti di convegni, verbali di riunioni, resoconti congressuali. I volti degli uomini che hanno segnato la storia del territorio, dai partigiani ai parlamentari storici, e i militanti di un partito che ha superato ventimila iscritti durante gli anni d’oro.

Tre armadi a muro, con pochi faldoni ben etichettati. Il patrimonio culturale, storico e umano del Partito comunista spezzino è conservato in un angolo della sala riunioni della federazione di via Lunigiana. Questo ‘residuo’ rappresenta un’importantissima trama intrecciata alla storia del Paese. Il patrimonio, organizzato grazie al contributo degli iscritti e delle loro famiglie, è accessibile a chi desidera approfondire questo capitolo storico.

Grazie all’impegno di una fondazione, il fondo fotografico del Partito comunista spezzino è stato digitalizzato attraverso un progetto finanziato dalla Direzione generale archivi del ministero della Cultura. L’intervento ha incluso mappatura, riordino e trasferimento in formato digitale di un patrimonio che va dal 1941 al 2014: 2.125 fotografie in bianco e nero e a colori, già presenti online. Un romanzo per immagini, aperto a future integrazioni, illustrato durante un incontro pubblico, a cui hanno partecipato diversi esponenti e funzionari coinvolti nel progetto.

L’iniziativa è vista come un importante valore culturale per un territorio che ha intrecciato la propria storia con eventi significativi del Paese, dal periodo della Seconda guerra mondiale al boom industriale, fino alle battaglie del movimento operaio. La memoria del Partito comunista, spesso sottovalutata, viene presentata come un patrimonio da conservare per il futuro, riconoscendo il Pci come un partito del popolo. Durante l’incontro è stata ricordata la figura di un responsabile del settore stampa, dedicato al Fondo, il quale ha lavorato per preservare questo patrimonio. Sono stati espressi incoraggiamenti affinché ex militanti e le loro famiglie continuino a contribuire al progetto, condividendo immagini e documenti conservati. La giornata ha offerto spunti di riflessione sull’importante ruolo che i partiti popolari hanno avuto nella transizione verso la democrazia in Italia.


Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio