Murello onora i Calandra: arte, storia e territorio

Il territorio commemora lo scultore a 110 anni dalla sua scomparsa. Tre comuni – Acceglio, Murello e Savigliano – hanno organizzato un calendario di eventi intitolato “I Calandra. Vita e cultura di una famiglia di montagna e pianura”.
Dopo l’inaugurazione a Savigliano a maggio, il 15 giugno si svolgerà l’evento a Murello, dove la famiglia Calandra sarà ricordata con percorsi nei luoghi legati a loro (in carrozza, a piedi e in bici), animazioni, mostre, laboratori e momenti di approfondimento culturale.
Questa celebrazione ha come motivazioni principali il centodecimo anniversario della morte dello scultore e le recenti ricerche che hanno riscoperto le sue radici ad Acceglio e il legame con Murello, dove nel 1807 fu acquisita la storica tenuta della Commenda.
I Calandra, originari della Valle Maira, si distinsero per cultura e intraprendenza: Claudio, sindaco e parlamentare, innovò l’irrigazione agricola; Edoardo, scrittore, scrisse il romanzo storico ‘La bufera’; Davide, scultore, realizzò opere importanti tra cui il bassorilievo al Parlamento di Roma.
Nonostante il loro significativo apporto, la famiglia è ancora poco conosciuta.
Il Comune di Murello ha avviato un progetto culturale per valorizzare il loro contributo e rafforzare il legame tra la comunità e il patrimonio storico locale.
A testimoniare questo impegno è il sindaco di Murello, che esprime la propria scoperta personale del romanzo ‘La bufera’, scritto nel 1899 da Edoardo Calandra e del mondo legato alla sua famiglia.
“Fino a qualche anno fa non sapevo nulla di Edoardo Calandra e del suo romanzo ‘La bufera’ – racconta – e ho conosciuto il romanzo solo dopo essere diventato residente a Murello, paese a cui la famiglia Calandra è stata molto legata”.
Una scoperta tardiva, ma che ha lasciato un segno profondo: “Oggi ne parlo con consapevolezza e grande piacere – prosegue – riconoscendo l’importanza di rivalutare figure come Claudio, Davide ed Edoardo Calandra, e il romanzo ‘La bufera’, che ha avuto riconoscimenti all’epoca, ben radicato nella storia e nella cultura del nostro territorio, in particolare quello di Murello”.
Il sindaco evidenzia anche il forte legame affettivo: “Mi sono molto affezionato a Edoardo e alla famiglia Calandra. Il loro rapporto con Murello è intenso, caratterizzato da un autentico affetto per il paese e il suo territorio”.
Questo sentimento va oltre le radici familiari: “Come ‘La bufera’ è un romanzo d’amore, anche il legame di Calandra per Murello è un vero amore, sincero e spontaneo, diverso da chi è nato e vissuto qui, legando la propria vita al paese”. Aggiunge: “L’amore di Edoardo, borghese torinese, per il nostro paese è naturale e sincero, come quello di un uomo che si innamora di una donna”.
Il sindaco si rivede in questo stesso amore per Murello: “In questo sentimento mi rispecchio, di origini torinesi e attualmente sindaco di Murello, con l’augurio che queste iniziative possano riavvicinare i cittadini al proprio paese e far conoscere questa parte del Piemonte”.