Monza, mummia in mostra o in deposito? Vota nel museo!

Estorre Visconti morì nel 1413, e tre secoli dopo il suo corpo fu ritrovato naturalmente mummificato. La direttrice del Museo del Duomo-Fondazione Gaiani ha avviato un dibattito riguardo alla sua esposizione.
Quale destino per la mummia di Monza? Dovrà essere esposta nel museo del Duomo o è più opportuno conservarla in un deposito? Il dibattito è aperto e riguarda la mummia di Estorre Visconti, figlio di Bernabò, signore di Milano alla fine del XIV secolo. Nella faida interna alla famiglia, il padre fu imprigionato dal nipote Gian Galeazzo, diventato il primo Duca della dinastia Visconti nel 1395.
Estorre, morto nel 1413 per un colpo di spingarda durante l’assedio di Carmagnola al suo castello, divenne una figura leggendaria in seguito alla scoperta della sua tomba nel 1711 nel chiostrino dei morti attiguo al Duomo. Il suo corpo naturalmente mummificato fu trovato in una nicchia, in posizione verticale, insieme alla spada utilizzata per l’identificazione.
Nel 2023, la mummia ha lasciato la sua nicchia per raggiungere l’Irccs San Gerardo, dove è stata sottoposta a una Tac e a esami radiologici. Attualmente si trova a Milano, nel laboratorio di antropologia e odontoiatria forense diretto da Cristina Cattaneo. Si tratta di un uomo alto 1,80 cm, di buona costituzione e di evidente nascita nobile, come dimostra la bella dentatura. Sono stati rinvenuti resti di cibo nello stomaco, suggerendo che abbia mangiato anche nei tre giorni di agonia. Sotto osservazione è la ferita al piede sinistro, inflitta durante l’assalto al castello di Monza il 4 febbraio 1413.
«Il tema dell’esposizione dei resti umani è delicato — spiega la direttrice — e non vogliamo urtare la sensibilità di nessuno. Per questo abbiamo aperto un confronto con la città». Non essendo un santo o un uomo di chiesa, non potrà essere riposto in Duomo. L’alternativa è la conservazione in un deposito. La figura di Estorre Visconti è fortemente legata a Monza, dove coniò una moneta, il grosso monzese.