Storia

Marcianise: ritrovata in Trentino piastrina di soldato WWI.

La scoperta è avvenuta a San Valentino di Brentonico e l’identificazione è stata possibile grazie ai social media.

MARCIANISE – Dopo oltre un secolo, riemerge una traccia del sacrificio di un giovane soldato di Marcianise nella Grande Guerra. Una piastrina di riconoscimento militare appartenuta a Gaetano Colella, nato il 22 gennaio 1894 e morto il 27 ottobre 1918 sul Monte Grappa, è stata recentemente trovata nell’area di San Valentino di Brentonico, in Trentino, nei pressi del Lago di Garda e del confine veneto.

La segnalazione è arrivata da Francesco Girardelli, membro del gruppo Facebook “La Grande Guerra 1915-1918”. Durante un’escursione sui luoghi del conflitto, è stata rinvenuta una piastrina modello 1892, utilizzata all’inizio della guerra per identificare i soldati. Si tratta di una lamina di zinco su cui erano incisi i dati anagrafici e militari, solitamente cucita sugli indumenti o nascosta negli stivali per garantirne il ritrovamento in caso di morte in battaglia.

Gaetano Colella apparteneva al 41° Reggimento Fanteria e partecipò alla battaglia di Vittorio Veneto, che si concluse pochi giorni dopo la sua morte con l’armistizio di Villa Giusti, firmato il 3 novembre 1918. Il suo nome è ancora inciso sul Monumento ai Caduti di Piazza Buccini, a Marcianise.

Il ritrovamento pone interrogativi: la piastrina è stata scoperta a circa 200 chilometri dal luogo della morte di Colella. È possibile che il giovane militare fosse transitato nella zona di Brentonico durante fasi precedenti del conflitto, forse per spostamenti tattici o addestramenti. L’altopiano di San Valentino fu un’area strategica nelle fasi iniziali della guerra, utilizzata sia come punto di osservazione che come linea difensiva. Oggi fa parte del “Sentiero della Pace”, un itinerario storico che attraversa i principali fronti della Prima Guerra Mondiale.

Un ruolo chiave nell’identificazione è stato svolto da Daniela Mastrolorenzo, parte del gruppo Facebook, che ha collaborato a rintracciare i discendenti del soldato. A confermare il legame familiare è stato Giovanni Colella, che ha raccontato di come suo padre fosse stato chiamato Gaetano in onore del soldato. La famiglia cercò più volte i resti del giovane dopo la guerra, ma senza successo.

Attualmente sono in corso contatti per restituire la piastrina alla famiglia Colella, un gesto simbolico che restituisce memoria e dignità a uno dei tanti giovani caduti nel primo conflitto mondiale.


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