Storia

L’Italia repubblicana: tesoro della sua storia.

Il presidente della Repubblica ha partecipato all’inaugurazione dell’Anno accademico della Scuola alti studi di Lucca – Imt, coincidente con il ventesimo anniversario della fondazione dell’Ateneo. Durante l’evento, è stato conferito un dottorato di ricerca honoris causa in “Cultural systems” a Sabino Cassese, giudice emerito della Corte costituzionale, che ha tenuto una lezione dal titolo «L’Italia repubblicana: il patrimonio della sua storia».

### 1. L’eredità repubblicana
Ci si interroga sull’eredità lasciata da quasi ottant’anni di storia repubblicana e su come ciò abbia influenzato il nostro patrimonio attuale. La storia è di solito studiata per i suoi eventi, ma qui si intende presentarla come un lascito di istituzioni, costumi e prassi, un trasferimento dal passato al presente.

La storia contiene strati diversi: movimenti lenti e profondi si intrecciano a eventi contingenti, come quelli della politica e dell’opinione pubblica. Vi è, quindi, una varietà di storie, ciascuna con la sua durata e significato, rendendo difficile riunirle, ma possibile evidenziarne i punti di raccordo e l’eredità che si possiede oggi.

### 2. Come eravamo e come siamo
Negli ultimi ottant’anni, la vita media degli italiani è aumentata di oltre 17 anni, l’altezza è cresciuta di quasi 10 centimetri e la ricchezza netta è aumentata notevolmente. La spesa sociale è passata da poco meno del 10% a circa il 30% del prodotto interno lordo. Inoltre, il numero degli aventi diritto a pensioni è salito a oltre un quarto della popolazione.

### 3. Il progresso e la sua direzione
In quasi ottant’anni, gli italiani hanno visto allungarsi la vita e migliorare il benessere. L’assenza di eventi bellici ha contribuito a una ragionevole consapevolezza di progresso, accompagnata da leggi e politiche sociali che mirano a garantire assistenza, sanità e istruzione a tutti.

### 4. Le vie della storia e i suoi tornanti
L’Italia repubblicana ha raccolto l’eredità del ventennio autoritario, mantenendo in vita molte leggi e istituzioni di quel periodo. La Costituzione del 1948 ha segnato una transizione piuttosto che una cesura, arricchendo il passato e dando inizio a nuovi percorsi.

### 5. Le inquietudini del Paese
Esaminando la storia recente, emergono segni di inquietudine, come un sistema multipartitico che tende alla frammentazione, un elevato numero di governi e un’instabilità nelle coalizioni politiche. Ci sono inoltre preoccupazioni riguardanti la rappresentazione del Paese e le manifestazioni di protesta.

### 6. La società e la sua narrazione
Si osserva una crisi nei mezzi di formazione dell’opinione pubblica, specialmente per quanto riguarda l’impatto dei partiti e dei media, che hanno visto un calo significativo di iscritti e lettori. La società appare sempre più atomizzata, con un cambiamento nell’approccio alla cultura e alla pubblica amministrazione.

### 7. Avrebbe potuto andare meglio?
La società ha affrontato costi sociali per gli spostamenti di manodopera e per una Repubblica che ha trascurato chi è rimasto indietro. Si constata anche un alto debito pubblico che ha limitato gli investimenti in infrastrutture.

### 8. Che fare?
In una riflessione conclusiva, emerge l’importanza dell’educazione come mezzo di progresso e crescita. È fondamentale non confondere l’educazione con l’insegnamento di una mera disciplina, ma piuttosto cercare una comunità di studiosi e studenti che favorisca un dialogo multidisciplinare. Inoltre, i professori devono mantenere il distacco critico e l’obiettività.


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