Storia

La Valle dell’Indo: un’agonia per sete.

La disgregazione della Civiltà della Valle dell’Indo, una delle più avanzate società urbane dell’antichità, potrebbe essere stata causata da una serie di siccità prolungate che ridussero drasticamente le risorse idriche disponibili. Recenti studi hanno ricostruito le condizioni climatiche del periodo, identificando quattro episodi di siccità estrema, ognuno della durata superiore a 85 anni, che colpirono vaste aree tra 4.450 e 3.400 anni fa. Questa ricerca suggerisce che pressioni ambientali persistenti possano influenzare il destino di intere civiltà, andando oltre l’idea di un collasso improvviso.

Un approccio metodologico innovativo ha combinato modelli climatici avanzati con indicatori paleoclimatici. Sono state analizzate le firme chimiche in stalattiti e stalagmiti da due grotte indiane, archivi naturali delle condizioni atmosferiche passate. Inoltre, sono state ricostruite le variazioni del livello delle acque in cinque laghi del nordovest indiano, permettendo di tracciare un quadro dettagliato delle trasformazioni ambientali tra 5.000 e 3.000 anni fa.

I risultati quantitativi rivelano un incremento termico di circa 0,5°C e una riduzione delle precipitazioni annuali tra il 10 e il 20%. Le siccità prolungate interessarono tra il 65 e il 91% del territorio della Valle dell’Indo, suggerendo effetti sistemici che compromettevano le basi dell’organizzazione sociale ed economica.

La Civiltà della Valle dell’Indo, contemporanea all’Antico Egitto e alle prime dinastie mesopotamiche, sviluppò città pianificate, sistemi fognari avanzati e infrastrutture idrauliche innovative. Centri come Harappa e Mohenjo-daro dimostrano un elevato livello di competenza ingegneristica, con abitazioni dotate di servizi igienici e un sistema di pesi e misure standardizzato.

Tra 3.531 e 3.418 anni fa, si registra una siccità severa di 113 anni, coincidente con evidenze archeologiche di deurbanizzazione. I dati mostrano un cambiamento radicale nelle strategie di sussistenza, con un progressivo spostamento delle comunità verso il fiume Indo, riflettendo una crescente dipendenza da fonti d’acqua affidabili mentre le coltivazioni si facevano più precarie nelle zone periferiche.

La siccità di 113 anni evidenzia un periodo di abbandono sistematico dei grandi centri urbani e di frammentazione culturale. I dati suggeriscono un nesso causale tra stress idrico prolungato e disintegrazione delle strutture sociali. La Civiltà della Valle dell’Indo non scomparve a causa di un evento climatico estremo, ma piuttosto per un declino lungo e irregolare, con le siccità che hanno eroso gradualmente le capacità adattative.

Questa ricerca si inserisce in un dibattito più ampio sul ruolo dei cambiamenti climatici nelle civiltà antiche. Le pressioni ambientali sostenute possono superare le capacità di resilienza delle società avanzate. La vulnerabilità non dipende solo dalla tecnologia, ma anche dalla capacità di adattamento a stress ambientali prolungati.

Le implicazioni contemporanee sono evidenti in un’epoca di rapidi cambiamenti climatici. Comprendere le risposte delle società passate a trasformazioni ambientali graduali offre prospettive preziose per affrontare le attuali sfide nella gestione delle risorse idriche.


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