La tragedia sportiva più grande nell’antica Roma.

Ben prima degli stadi moderni e delle norme di sicurezza, nell’antica Roma avvenne una delle tragedie sportive più gravi della storia. Era il 27 d.C., e a Fidene, una località poco distante da Roma, un anfiteatro gremito di spettatori collassò durante un combattimento tra gladiatori.
Questo evento causò la dipartita di decine di migliaia di persone.
Gli storici dell’epoca documentarono che le vittime furono oltre 50.000 tra defunti e feriti, mentre altri riferirono circa 20.000 vittime. In ogni caso, si trattò di una strage enorme. L’arena, costruita in fretta e con materiali scadenti, cedette a causa delle fondamenta instabili e della struttura in legno mal progettata.
La manifestazione attirò una folla immensa e, con ogni probabilità, l’anfiteatro era sovraffollato.
Le vittime non erano solo gli spettatori interni: anche molte persone nei negozi e nei portici adiacenti furono travolte. I racconti narrano di un lungo e drammatico intervento di soccorso, con corpi da identificare e famiglie disperate.
Questa catastrofe non fu l’unica dell’epoca: nel 140 d.C. al Circo Massimo si contarono oltre 1.000 morti in un altro crollo. Tuttavia, nessun evento superò mai, per numero di vittime e impatto storico, il disastro di Fidene, ricordato come il peggior incidente sportivo mai registrato.