La storia ebraica cancellata

Wikipedia non può essere considerata un’enciclopedia scientifica, poiché le voci non sono sempre curate da esperti e verificate secondo metodi accademici. Ha subito una trasformazione in un blog caratterizzato da falsi storici e da una censura di verità scomode. L’operato è influenzato da un gruppo con un potere notevole di epurazione delle informazioni contrarie alla sua visione; le correzioni alle falsificazioni vengono rapidamente sovrascritte, e chi tenta di modificarle può essere soggetto a stalking informatico. Questo fenomeno è in parte alimentato dal supporto di Google, che favorisce la sua visibilità nei risultati di ricerca, e dalla mancanza di enciclopedie tradizionali, sempre più assenti online. Le falsificazioni raggiungono picchi nelle voci riguardanti Israele e la cosiddetta “Palestina”. Le pagine dedicato a Ramallah, per esempio, presentano una serie di informazioni distorte, mentre altre fonti si limitano a brevi accenni. Esistono gruppi di volontariimus che combattono contro la disinformazione dell’enciclopedia, operando in anonimato per proteggere la loro sicurezza.
Quanta responsabilità ha Wikipedia nella diffusione di notizie false?
«Molto, poiché è una piattaforma aperta, non una vera enciclopedia. Anche se esistono altre fonti di informazioni accurate, ciò non giustifica la diffusione di falsità».
Come riescono a inserire propaganda in modo sistematico?
«Attori anti-israeliani lavorano attivamente per oltre 20 anni, spesso finanziati da stati e organizzazioni esterne, seguendo un’agenda precisa. Le vittime della guerra dell’informazione su questa piattaforma non sono solo gli ebrei, ma anche altre comunità».
Perché la falsificazione non può essere corretta?
«In teoria è possibile, ma la presenza di molti autori inaffidabili rende difficile per esperti affermati entrare nei processi di revisione. È necessario avere una rappresentanza significativa nelle strutture decisionali, cosa attualmente assente».
A chi rispondono questi gruppi di controllo? Esiste una lobby islamista all’interno che fomenta l’antisemitismo?
«Diverse organizzazioni lavorano in modo strategico per promuovere propaganda, ma i dettagli di queste lobby rimangono poco chiari. Monitoriamo costantemente tali redattori estremisti».
Come vedi il futuro della piattaforma? C’è possibilità di miglioramento?
«Senza adeguate contromisure, il futuro è preoccupante. È fondamentale ridurre l’influenza di estremisti e aumentare il numero di redattori competenti e imparziali per migliorare la correttezza delle informazioni».
Cosa aggiungere sull’argomento?
«Se viene normalizzata la cancellazione della storia di un popolo, ciò può avvenire per chiunque altro».