Storia

La Spezia 1923: 19 morti dopo il conflitto tra fascisti e comunisti.

Giovedì 18 dicembre a Torino si ricorderà la strage fascista del 18 dicembre 1922, insieme alle stragi di Roma del 30 ottobre 1922 e della Spezia del 22-23 gennaio 1923. Alle ore 17.30 nell’Auditorium del Polo del ‘900, si terrà l’iniziativa “Le stragi fasciste del 1922-1923. Una scia di sangue unisce Roma, Torino e La Spezia”. Interverranno esperti storici e giornalisti. L’evento è organizzato da diverse associazioni in collaborazione con il Museo Diffuso della Resistenza e Istoreto.

Si discuterà della violenza del primo squadrismo fascista, dei metodi stragisti contro la popolazione innocente e dell’impunità degli autori. Per la prima volta, rappresentanti di tre comunità cittadine diverse condivideranno memorie locali per mantenere viva una verità storica nazionale.

Tra il 18 e il 20 dicembre 1922, le squadre al comando del fascista Piero Brandimarte provocarono terrore nei quartieri operai di Torino. Si contarono undici morti, ma le fonti non ufficiali parlano di numeri superiori, con decine di feriti e la Camera del Lavoro distrutta. Verranno ricordate anche la strage a Roma nel quartiere di San Lorenzo del 30 ottobre 1922 (almeno otto morti) e quella alla Spezia del 22-23 gennaio 1923 (almeno diciannove morti).

Fatti di Torino del dicembre 1922 e della Spezia furono considerati segnali della crescente illegalità del fascismo al governo. La violenza repressiva del regime si manifestò chiaramente in questi eventi, con vendette e ritorsioni che colpirono indiscriminatamente innocenti.

Nella notte del 21 gennaio 1923 un fascista fu ucciso a La Spezia da membri dello stesso movimento. Ciò scatenò una violenza su larga scala per terrorizzare la popolazione. Giovanni Lubrano, noto squadrista, fu assassinato per vendetta, e l’azione violenta conseguente portò a un numero di vittime superiore a quanto riportato ufficialmente. Le testimonianze suggeriscono un totale di vittime ben maggiore, con molti cadaveri rinvenuti ma senza nomi attribuiti.


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