La dottrina Gromyko: come negozia la Russia.

Per comprendere come negozia Putin, è necessario risalire ad Andreij Gromyko, che guidò la diplomazia sovietica dal 1957 al 1985, servendo sotto diversi segretari generali del Pcus.
Il suo maestro fu Vyacheslav Molotov, ministro degli Esteri di Stalin, noto per la sua determinazione nel ripetere le proprie posizioni, indipendentemente dalle obiezioni altrui. Molotov è entrato nella storia per il patto del 1939, stipulato con il ministro nazista von Ribbentrop, riguardante la spartizione della Polonia.
Gromyko, riconosciuto per le sue abilità negoziali, riassunse i fondamenti della sua strategia in un raro momento di franchezza: «Prima di tutto esigete il massimo, non abbiate vergogna di esagerare. Pretendete anche ciò che non vi spetta. Secondo, presentate ultimatum. Minacciate la guerra, non risparmiate le minacce, quindi proponete negoziati adattandoli alla situazione. Ci sarà sempre qualcuno, in Occidente, pronto ad accettare. Terzo, una volta iniziate le trattative, non cedete. I vostri interlocutori finiranno per concedervi parte di quello che avete chiesto. Ma anche a quel punto, non firmate: spingete per ottenere di più e loro accetteranno. Quando avrete ottenuto la metà o i due terzi di ciò che non vi apparteneva, potrete considerarvi dei diplomatici.»