Storia

«Il vero pericolo: l’autocrazia priva di ideologia»

Egregio Direttore,

Sono colpito da questa insistenza sul ritorno del fascismo e sull’obbligo di dichiararsi antifascisti. Mi spiego meglio: durante lo scambio di prigionieri fra russi e ucraini, ho notato molte bandiere dell’Unione Sovietica. Ci sono notizie riguardo al ritorno in auge di statue di Stalin. Putin collabora con Cina e Corea del Nord, che non sono fascisti, e in Venezuela il regime di Maduro è comunista, così come quello in Nicaragua, tra tanti altri esempi nel mondo. Pertanto, mi chiedo: quale è più pericoloso, un potenziale ritorno del fascismo o la presenza di regimi comunisti, che tutti condividono un alto numero di morti?

In risposta, entrambe le realtà sono pericolose e meritano di essere evitate. Oggi, le differenze tra sistemi politici dispotici e totalitari sono sempre più sfumate. Gli ideali politici o religiosi in molti regimi autoritari servono principalmente come strumenti propagandistici per legittimare il potere e raccogliere consenso.

Questi sono autocratie mirate a mantenere il potere assoluto nelle mani di pochi. In alcuni casi, si simula una democrazia tramite elezioni controllate, mentre in altri le elezioni e l’opposizione sono completamente assenti.

Nei vari paesi, con l’abbandono delle illusioni marxiste, si adotta un sistema economico capitalista, ma con il regime che esercita un rigido controllo sui mezzi di produzione. La libertà di espressione è sempre fortemente limitata.

In sostanza, distinzioni storiche appartengono al passato. Oggi la vera sfida è tra democrazie e autocrazie, indipendentemente dai simboli o ideologie che queste ultime rivendichino.


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