Il sub varesino Alpini esplora il relitto del “Britannic”

È terminata con diversi risultati una spedizione al relitto dell’HMHS Britannic, che giace dal 1916 sui fondali del Canale di Kea, in Grecia.
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Il team di ricerca ha realizzato un reportage video-fotografico, con scopi editoriali e per descrivere lo stato di conservazione del relitto, denominato il “Leviatano degli abissi”. I membri del gruppo includevano italiani, svizzeri e greci, alcuni dei quali esperti subacquei e fotografi.
«Il Britannic è sott’acqua da quasi 110 anni, un tempo che inizia a essere piuttosto lungo – ha affermato uno dei membri del team – Per capire quanto potrà ancora conservarsi è necessario entrare nel relitto e supervisionare le strutture basse, a circa 120 metri di profondità». L’ingresso attualmente è vietato: «Sarebbe importante consentire ricognizioni mirate degli interni per monitorare lo stato di salute».
È stata ottenuta la possibilità di recuperare alcuni reperti significativi. Per la prima volta saranno quindi esposti al pubblico memorabilia e parti del Britannic.
Durante la spedizione sono stati svolti test scientifici legati alla decompressione e fisiologia umana in immersione. Gli studi hanno visto la partecipazione di esperti universitari e hanno interessato tutte le immersioni effettuate durante la missione, con sessioni di 30 minuti vicino al relitto e lunghe fasi di decompressione durate fino a tre ore.