Il piano per disoccupazione zero di Kyle Langford provoca polemiche

Un candidato repubblicano in corsa per la carica di governatore della California ha recentemente attirato l’attenzione con un post controverso. Poche ore fa ha condiviso un selfie con, sullo sfondo, il campo di concentramento nazista Auschwitz, accompagnandolo con una didascalia provocatoria: «Il mio piano disoccupazione zero». Questa affermazione suggerisce la soluzione del problema della crisi lavorativa negli USA attraverso l’espulsione dei lavoratori immigrati.
La reazione del museo di Auschwitz
La pubblicazione ha generato una notevole eco, tanto che il museo di Auschwitz ha ritenuto necessario intervenire. Ha espresso che «la strumentalizzazione della tragedia di quanti furono imprigionati e assassinati ad Auschwitz è un profondo fallimento morale. Auschwitz non è un oggetto di scena. Questo post è un affronto alla dignità delle vittime e una dimostrazione di insensibilità e disprezzo per un’orribile storia umana».
«Sposate i nostri incel californiani»
Il candidato, fervente fanatico cattolico, si prepara alla corsa del 2026 promuovendo lo slogan “California first”. In un’apparizione televisiva, ha lanciato una proposta di matrimonio per le donne immigrate irregolari, affermando che se sposassero cittadini americani, potrebbero rimanere negli Stati Uniti. Ha insistito su questa idea anche in un’intervista, dichiarando che si trattava di un’iniziativa per incoraggiare la formazione di famiglie nello Stato. Nonostante le sue dichiarazioni controverse, il partito repubblicano non ha ancora preso una posizione chiara su di lui.