Storia

Il 14 luglio: Festa in Francia per la presa della Bastiglia.

La mobilitazione popolare del 1789 ha segnato un momento cruciale nella storia delle istituzioni democratiche.

Il 14 luglio di quell’anno è diventato un simbolo delle rivoluzioni, rappresentando l’atto fondante della Francia moderna. La presa della Bastiglia, originariamente costruita nel XIV secolo e poi trasformata in carcere, è stata un gesto di emancipazione del popolo. Questo evento ha portato, il 26 agosto, all’approvazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino. L’eredità di quell’evento si riflette nei diritti, nelle libertà e nel linguaggio politico contemporaneo, con termini come “giacobino” che evocano idee rivoluzionarie. Nel XVIII secolo, i giacobini erano membri di un’associazione politica parigina che, originariamente monarchico-costituzionale, si spostò verso il repubblicanesimo intransigente. Anche il termine “club”, riferito alle organizzazioni politiche dell’epoca, ha anticipato la formazione dei moderni partiti politici.

Nel 1788, la Francia attraversava una grave carestia che portò a disordini. Il prezzo del pane era insostenibile e la vita alla Corte di Versailles sembrava distante dalla miseria popolare. Il re Luigi XVI e la regina Maria Antonietta, con il loro stile di vita extravagante, accentuavano il contrasto. Si attribuisce alla regina la frase: «Se non hanno più pane, che mangino brioche», sebbene non ci siano prove che l’abbia realmente pronunciata.

Le tensioni culminarono nella presa della Bastiglia, un evento che iniziò la Rivoluzione Francese. La popolazione, in cerca di armi, attaccò l’Hôtel des Invalides e desiderava la polvere da sparo presente nella Bastiglia. La prigione ospitava solo sette prigionieri, e la sua conquista avvenne rapidamente: i soldati, non disposti a resistere, permisero agli insorti di prendere il controllo. Alcuni funzionari del carcere furono uccisi e le loro teste esposte in giro per la città.

La Costituzione del 1791, conseguenza degli eventi, portò alla separazione dei poteri. La funzione legislativa venne affidata all’Assemblea, quella giudiziaria a una magistratura indipendente, mentre il re conservava il potere di nominare e revocare i ministri e di porre il veto alle leggi. Il suffragio rimase maschile fino al 1944, quando fu esteso alle donne.


Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio