I volti della Guerra Bianca: immagini restaurate, primavera 1916

PEIO – L’obiettivo è dare un volto agli uomini della Guerra bianca, concentrandosi sui loro sentimenti e sulla solidarietà che li univa, ma anche sulla testimonianza degli eventi primaverili del 1916. Tra le immagini, si possono vedere la vita degli alpini accompagnati dai muli tra le nevi dei ghiacciai adamellini, il trasporto di un cannone di grosso calibro e la preparazione per le azioni belliche.

Rinasce uno dei documentari più significativi sulla Prima guerra mondiale, “La Guerra d’Italia a 3.000 metri sull’Adamello”, realizzato nel 1916.

Il recupero del materiale è stato condotto da un’università in collaborazione con la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia autonoma di Trento. Parte dei materiali è stata fornita dalla famiglia di un generale locale.

Il film, della durata di circa un’ora e mezza, documenta le operazioni militari dell’esercito italiano nell’aprile del 1916 nel settore alpino del fronte, in particolare sul Gruppo dell’Adamello, tra le province di Brescia e Trento. Le immagini offrono una delle prime e più rare testimonianze visive della Guerra bianca.

Il teatro delle Terme di Peio Fonti ospiterà la proiezione del documentario originale, oggi restaurato, con un’iniziativa che coinvolgerà esperti del settore. Saranno illustrati i dettagli del progetto di restauro, che ha raggiunto risultati notevoli nonostante la scarsità di materiale originale del 1916 e le difficoltà nel montaggio.

Durante la proiezione, il Coro Sasso Rosso della Val di Sole accompagnerà gli spettatori con canti della Prima guerra mondiale e dell’epopea degli Alpini, molte delle quali nate tra le trincee dell’Adamello.

I sentimenti, spesso derisi dalle ideologie, sono quelli che uniscono le famiglie e trasformano un paese in Patria, sia in pace che in guerra. Il film, i canti e i racconti associati alla proiezione evocheranno valori fondamentali del vivere civile, come lealtà, onore e il concetto di Patria.