Filosofia e guerra: un legame indissolubile.

La guerra come principio del cosmo è stata una delle ipotesi fondamentali nella storia della filosofia, facendo da ponte tra pensatori come Eraclito e Wittgenstein. Tuttavia, oggi ci si sorprende per la presenza di figure militari nel mondo accademico.
Il tema della filosofia militare è emerso recentemente a seguito di un dibattito tra le Forze Armate e un’Università. Un alto ufficiale ha sottolineato il rifiuto di attivare un corso di laurea per ufficiali, citando il timore di militarizzare l’ambiente accademico. Questo rifiuto è stato interpretato come un sintomo della cultura attuale e della distanza tra l’opinione pubblica e la comprensione del ruolo delle forze armate.
Le reazioni non si sono fatte attendere: mentre alcuni critici vedevano nel rifiuto un segno di ideologizzazione, l’Università ha ribadito la sua apertura all’iscrizione di membri delle Forze Armate, chiarendo che il vero punto di contesa riguardava un percorso di studi specifico per ufficiali. Una valutazione riguardo a ragioni logistiche ha infine portato a non procedere con l’iniziativa.
La storia della filosofia, che inizia con la Scuola di Mileto e si sviluppa attraverso pensatori come Eraclito, Parmenide e Platone, è intrinsecamente legata al concetto di conflitto. Eraclito affermava che “il conflitto è padre di tutte le cose”, ma successivi filosofi come i sofisti hanno messo in dubbio l’esistenza di una verità oggettiva. Platone ha tentato di armonizzare queste idee, anche in risposta ai dibattiti che infiammavano il pensiero del tempo.
Molti pensatori hanno poi affrontato la questione della guerra, sia in termini di giustificazione che di conduzione. I dibattiti sui conflitti giusti risalgono a Aristotele e sono stati approfonditi da figure come San Tommaso e Francisco de Vitoria, mentre Machiavelli ha contribuito al pensiero militare con opere sul suo utilizzo e organizzazione.
In questo contesto, la figura del soldato che diventa filosofo ha avuto un ruolo importante. Molti pensatori noti hanno avuto esperienze militari che influenzarono le loro opere. Socrate, Platone, Senofonte e Cartesio sono solo alcuni esempi di questa intersezione tra militare e filosofia.
In epoche recenti, personalità come Ludwig Wittgenstein hanno portato avanti questa tradizione, utilizzando la loro esperienza bellica per sviluppare riflessioni filosofiche. La riflessione sulla guerra e sui suoi aspetti etici e pratici continua a essere un argomento centrale nel panorama filosofico moderno.
La storia della filosofia della guerra si intreccia con le opere di pensatori come Clausewitz e Sun Tzu, dimostrando che l’analisi della conflittualità e delle sue implicazioni è un tema che affascina e stimola il pensiero umano. La controversia sull’educazione filosofica dei militari invita a riflessioni sul ruolo e sull’approccio alla guerra, aprendo spunti di discussione su come civili e militari possano imparare l’uno dall’altro in questo ambito complesso.



