Domani a Roma contro il riarmo e le guerre: «Inizio».

È stata convocata dai promotori dell’appello europeo Stop Rearm Europe, insieme a diverse organizzazioni, una manifestazione nazionale a Roma. Negli ultimi giorni, questa manifestazione ha ricevuto un crescente sostegno, nonostante il contesto bellico attuale. I promotori sottolineano l’importanza di difendersi non da altri popoli, ma dalle ingiustizie e dallo sfruttamento. Viene espressa la necessità di pace, diritti e democrazia, rivendicando una società e un’economia disarmate, lontane dalla logica dei conflitti militari. La risoluzione dei conflitti deve avvenire attraverso la diplomazia e il diritto internazionale.
IL CONTATORE delle adesioni ha raggiunto 469 organizzazioni sociali, sindacali e politiche, unite nella lotta contro la guerra e per la transizione bellica. Si intende rafforzare questa protesta unendo le varie culture e identità. Solo insieme si può opporre efficacemente alla guerra, al riarmo e all’autoritarismo, superando la paura e costruendo uno spazio accogliente per chi rifiuta di vivere in un contesto ingiusto.
CI SARÀ, TRA I TANTI, anche Emergency, che porterà in piazza personale medico tornato da Gaza. Si evidenzia l’assoluta pericolosità di parlare di riarmo in un periodo in cui ci sono oltre cinquanta conflitti attivi nel mondo. Il ruolo dell’Europa e dell’Italia dovrebbe essere quello di promuovere azioni diplomatiche solide e costruttive.
LA CAMPAGNA Stop Rearm Europe coinvolge vari paesi dell’UE. Anche in Spagna e Francia sono previste manifestazioni in concomitanza con eventi significativi. Si stanno avviando iniziative per ricostruire una rete europea coordinata, sfidando il blocco bellicista. Diversi movimenti si attivano per mantenere aperti spazi di intervento. La militarizzazione del territorio è già una realtà, e si osserva come la sicurezza necessaria sia quella sociale e democratica, contro la deriva bellica e il militarismo. Si esprime opposizione al sistema di guerra e alla cultura di violenza che permea la società.
OGGI C’È LO SCIOPERO generale contro la guerra, indetto da Usb, che manifesterà separatamente con Potere al popolo in una diversa sede sempre a Roma, per dare maggiore incisività all’opposizione alla Nato.