Chiusura della Summer School sulla stregoneria – Sanremonews.it

L’incontro ha offerto un’opportunità di confronto tra diversi approcci e metodi di ricerca, mettendo in evidenza le fonti storiche e le questioni aperte su un fenomeno complesso e controverso del passato europeo. L’ambientazione di Triora, sede di noti processi per stregoneria nel Cinquecento, ha permesso di rinnovare l’interesse scientifico e culturale su un tema attuale.
Tra i partecipanti c’era un curatore locale e un professore dell’Università di Bologna. È stato sottolineato che Triora ha ospitato uno dei più importanti processi per stregoneria in Italia e che la comunità cerca di preservare e tramandare questa memoria alle generazioni future.
La scuola estiva rappresenta l’ultimo passo di un percorso culturale e scientifico che ha avuto inizio nel 2024 con un convegno internazionale. Triora è diventata un caso di studio emblematico per la sua storia e il suo significato nel dibattito su memoria e identità.
Durante il corso, è emersa la vicenda di Franchetta Borelli, accusata di stregoneria nel 1582. La sua storia, caratterizzata da torture e processi spietati, riflette cambiamenti anche all’interno delle autorità romane, che iniziavano a mostrare scetticismo verso metodologie più crudeli.
Un’altra voce significativa ha evidenziato come il convegno abbia offerto spunti per riflessioni su un periodo storico complesso e sulla dimensione sociale delle donne accusate di stregoneria. Si è notato che in contesti fragili, il protagonismo femminile veniva percepito come una minaccia, alimentando accuse infondate.
Triora, quindi, non solo conserva la memoria di quegli eventi, ma la utilizza anche come strumento di consapevolezza e cultura.