Britannic, il gemello del Titanic affondato e mai fotografato.

Il relitto del Britannic, gemello del Titanic, si trova sul fondo del Mare Egeo, a circa 118 metri di profondità, sul suo lato destro. Pur essendo a una profondità minore rispetto al Titanic, non esistono fotografie complete del Britannic né del suo interno. La sua grandezza rende difficile catturarlo in un unico scatto, e ci sono anche precauzioni da parte del proprietario del relitto e delle autorità greche responsabili dell’archeologia subacquea.
La coperta di prua del relitto HMHS Britannic, a 110 metri di profondità
Le autorità vietano l’accesso al relitto e richiedono compensi per i permessi e le foto a fini commerciali. Si racconta che chi ha effettuato immersioni descriva il Britannic come un enorme leviatano bianco, a causa della sua trasformazione in nave-ospedale durante la Prima guerra mondiale.
Il Britannic faceva parte della Classe Olympic, armata dalla White Star Line, ed era considerata la più grande e sicura delle tre gemelle. Fu costruita con modifiche dopo l’affondamento del Titanic. L’Olympic, per contro, ebbe un destino più fortunato, operando dal 1910 al 1935, anno in cui venne demolita.
La prua dell’HMHS Britannic sul fondale a 118 metri di profondità
Varato nel 1911, il Britannic fu requisito nel 1915 e trasformato in nave ospedale, con sale operatorie. Affondò il 21 novembre 1916 dopo aver colpito una mina, portando con sé 30 vittime, con il relitto che è diventato una tomba di guerra.
Luce di via proveniente dal relitto HMHS Britannic
Il Britannic si girò sul lato di dritta e affondò. Il relitto fu localizzato nel 1975 e documentato da diversi subacquei, che hanno avviato studi sullo stato di conservazione e le condizioni fisiche degli immersionisti.
Il Britannic era lungo 269 metri
Le immersioni hanno anche lo scopo di capire il futuro del relitto e la possibilità di richiedere permessi per l’accesso interno, che è consentito solo a pochi. Nei recenti viaggi sono stati recuperati reperti di valore, collegati sia alla storia del Britannic che a quella del Titanic.
Il relitto è un bene culturale protetto dalla Grecia, e ai subacquei vengono sottoposti controlli rigorosi al rientro dalle immersioni. I permessi sono limitati per preservare la memoria dei caduti in guerra, e le condizioni di immersione richiedono un alto grado di esperienza. Le correnti e le condizioni meteorologiche possono complicare ulteriormente le operazioni.
Il ponte di comando e quello di Prima Classe del relitto HMHS Britannic
Infine, i costi delle spedizioni e delle autorizzazioni sono un ulteriore ostacolo. Vi è una tassa per il permesso di immersione e per le riprese commerciali, i diritti del relitto sono stati acquisiti da uno storico britannico nel 1996, che ha avviato un accordo con le autorità greche.
Un’immagine del relitto
Il Britannic rimane quindi un relitto di difficile accesso. La visibilità nelle acque, però, offre un’opportunità unica per osservare il relitto, che è un colosso di 270 metri. Per capire la scala della nave, è necessario prendere distanza per apprezzarne veramente le dimensioni.