Aldo Simioni, ex soldato di guerra, compie 100 anni.

CITTADELLA – Grande festa ieri a Facca di Cittadella, nell’abitazione di un centenario originario di Fontaniva. Una vita segnata da sacrifici e soddisfazioni, interrotta nel pieno della giovinezza quando, militare durante la Seconda guerra mondiale, è stato fatto prigioniero dai nazisti il 5 maggio 1944 e internato in Germania e in Polonia.
Quando quest’ultimo Paese è stato liberato, è tornato a casa a piedi, affrontando migliaia di chilometri per riabbracciare i suoi cari. Questo accadde il 13 ottobre 1945, una data indelebile per lui. L’amore della sua vita è stata Imelda Nicoletti, scomparsa 33 anni fa. Con lei, la famiglia si è ampliata: ha avuto quattro figli e oggi vanta dieci nipoti e tredici pronipoti.
L’IMPEGNO
Ha affrontato il duro lavoro nei campi e nella stalla di famiglia, che garantiva un po’ di sostentamento. La sera, lo si trovava impegnato come cameriere nella storica Trattoria Da Piero Rocco a San Donato. Il 28 settembre 2014 ha ricevuto la Medaglia d’Onore quale deportato nei lager nazisti per i sacrifici patiti. Tra le congratulazioni ricevute, anche un attestato di auguri per il secolo di vita.
Questo centenario è uno dei pochi testimoni viventi di una parte della storia del secondo conflitto mondiale: quella dei militari italiani imprigionati dagli ex alleati. Gode di buona salute, compatibilmente con l’età, e non ha abbandonato la sua passione per il gioco delle carte, che continua a praticare con entusiasmo. La festa è stata condivisa con i numerosi componenti della famiglia e tanti amici della frazione. «Come ho fatto ad arrivare ai 100 anni? Un grappino al mattino dopo il caffè», risponde sorridendo a chi gli chiede il segreto della sua longevità.



