Undici arresti all’alba a Reggio Calabria, banda criminale smantellata.
È di undici arresti il bilancio dell’operazione “CASE SICURE” condotta dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Gli arresti sono stati effettuati all’alba, coinvolgendo dieci uomini e una donna, accusati di associazione per delinquere, furto aggravato, ricettazione e porto abusivo di armi da fuoco.
Dettagli dell’operazione
L’indagine ha rivelato l’esistenza di un’organizzazione criminale ben strutturata a Reggio Calabria, con ruoli e compiti specifici, che operava in modo rapido e redditizio. Il gruppo era guidato da due cittadini reggini appartenenti alla comunità Rom, che pianificavano i colpi con sopralluoghi e briefing dettagliati.
Modus operandi
Una giovane donna reggina, anch’essa della comunità Rom, si occupava di studiare le vittime, raccogliendo informazioni sulle abitudini dei proprietari delle case. Gli “operativi” entravano in azione forzando serrature o accedendo da balconi e grondaie. Una volta all’interno, utilizzavano strumenti per scassinare casseforti e rubare contanti e preziosi.
Il bottino e la fuga
La fuga era pianificata nei minimi dettagli, utilizzando veicoli diversi per ogni colpo. I due capi dividevano il bottino in base al “grado di rischio” affrontato da ciascun partecipante. In meno di sei mesi, il gruppo ha portato a termine più di dieci episodi, accumulando quasi 150.000 euro tra contanti e preziosi, oltre a due fucili cal. 12 e due pistole cal. 7.65.
L’intervento delle forze dell’ordine
Il blitz è scattato alle prime luci del giorno nel rione Ciccarello, coinvolgendo più di settanta uomini della Polizia di Stato. Gli arrestati sono stati condotti presso il carcere di Arghillà, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.