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Tribunale di Cagliari respinge ricorso della governatrice.

Una presidente della Regione Sardegna ha avuto un’esito negativo riguardo a un ricorso presentato contro un’ordinanza-ingiunzione di decadenza, emessa dal Collegio regionale di garanzia elettorale presso la Corte d’Appello. Tale ordinanza è stata adottata il 3 gennaio, dopo un’analisi delle spese sostenute durante la campagna elettorale per le regionali di febbraio 2024, riscontrando irregolarità. La decisione definitiva su questa decadenza sarà ora di competenza del consiglio regionale.

Tra le irregolarità riscontrate, i giudici hanno evidenziato la mancata apertura di un conto corrente destinato alla raccolta di finanziamenti per la campagna elettorale e l’assenza di un mandatario elettorale, elementi essenziali per garantire la trasparenza del finanziamento.

Il 9 luglio, la Corte costituzionale discuterà un conflitto di attribuzione sollevato dalla regione contro lo Stato riguardo a una legge nazionale che regola i casi di decadenza per gli amministratori. Si dovrà chiarire se la legge nazionale applicata dai giudici del collegio elettorale per la decadenza fosse valida per una regione a statuto speciale come la Sardegna.

Nella sentenza del collegio della prima sezione civile, si sottolinea che “non è compito del Collegio di Garanzia né del Tribunale competente esaminare l’eventuale decadenza della ricorrente. Tale competenza spetta al Consiglio regionale. Dopo aver accertato la violazione delle norme in materia di spese elettorali, quest’organo assumerà le sue decisioni sulla decadenza, basandosi sugli accertamenti effettuati.”


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