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Perquisizione a casa di un indagato per contatti in carcere.

Un noto trapper è stato raggiunto nella sua abitazione di Calolziocorte dagli agenti della Squadra Mobile di Lecco, in collaborazione con i colleghi di Catania, per eseguire un decreto di perquisizione. È stato sequestrato il suo smartphone, che sarà analizzato forensicamente. Questo intervento è parte di un’indagine avviata dalla Procura di Catania dopo un concerto del giovane artista lo scorso primo maggio.

Durante la performance al One Day Music Festival, il cantante ha eseguito il brano “Italiano”, condividendo una videochiamata che sembrava provenire dal nipote di un noto capomafia. Il coautrice della canzone, attualmente detenuto in Calabria per spaccio di stupefacenti, sembra aver facilitato la comunicazione durante il concerto.

La Procura ha avviato un’indagine e ha disposto una perquisizione nel penitenziario di Rossano, da cui è emerso che nella cella del detenuto si trovava un cellulare. Per questo motivo, è stato indagato per accesso indebito a dispositivi di comunicazione. Gli inquirenti stanno anche valutando l’ipotesi di concorso per accesso indebito e hanno avviato indagini nei confronti del trapper per aver violato le misure di prevenzione della sorveglianza speciale, che gli proibivano di trovarsi a Catania. Inoltre, gli è stato notificato un provvedimento che gli vieta di risiedere nella città per quattro anni, mettendo a rischio il suo prossimo concerto programmato per il 8 agosto a Villa Bellini.


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