Tesla non potrà usare “Robotaxi”, caos per Elon Musk.

Il termine “Robotaxi”, usato per identificare veicoli a guida autonoma, non potrà essere registrato a titolo esclusivo. Lo ha deciso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti, affermando che “Robotaxi” è una parola troppo generica, già utilizzata da diverse aziende per indicare lo stesso tipo di servizio. Questo termine rappresenta una categoria e, se usato da molti, non può essere di esclusivo dominio.
Nome troppo comune, niente esclusiva
Per chi si occupa del progetto, si tratta di una battuta d’arresto. La parola Robotaxi era già stata utilizzata in annunci, conferenze e documenti ufficiali. La diffusione del termine, però, gioca contro di loro. Non essendo abbastanza distintiva, non può diventare un marchio a sé stante. Restano comunque tre mesi per presentare un ricorso o nuova documentazione per giustificare l’uso esclusivo del termine; altrimenti, la pratica verrà archiviata.
Grane anche con “Cybercab”
Nel frattempo, erano state esplorate alternative a Robotaxi, con una proposta evocativa: “Cybercab”. Tuttavia, la registrazione è stata bloccata perché troppo simile a marchi già richiesti o in uso. Alcune aziende cercano anche di proteggere accessori aftermarket legati al Cybertruck, complicando ulteriormente la situazione. Così, anche Cybercab è rimasto impantanato.
Un altro tentativo è stato il nome “Robobus”, depositato per veicoli autonomi destinati al trasporto collettivo. Anche questa richiesta è in fase di esame, e l’esito è incerto. La difficoltà nel ottenere marchi per i nomi futuristici evidenzia l’importanza della registrazione in un contesto commerciale in cui brand e proprietà intellettuale sono cruciali.
Austin si prepara
Nel frattempo, i documenti si accumulano presso l’Ufficio Marchi. Il progetto Full Self Driving continua, e questo sistema è previsto come motore del servizio Robotaxi (o con un altro nome). Secondo indiscrezioni, il progetto pilota inizierà a giugno ad Austin, in Texas, dove ci sono già forti radici e una buona base operativa.
La sperimentazione sarà cruciale, poiché, sebbene ci siano prospettive di un futuro senza conducenti, le sfide legali e tecniche continuano a rappresentare ostacoli (e i dazi non aiutano). Registrare un nome è solo una delle difficoltà da affrontare. Gli sviluppi saranno osservabili nelle prossime settimane.