News

Sospetti di Bignami sulla Cassazione: “Il Manifesto sapeva”.

Oggi è avvenuto un grave incidente. Uno scambio riservato tra un esponente del Governo e un interlocutore riguardo alla scorta personale è stato divulgato alla stampa. Informazioni riservate sulla protezione delle personalità pubbliche stanno pervenendo ai giornalisti, rivelando un uso improprio delle istituzioni per fini politici. Questa situazione dimostra un atteggiamento irresponsabile da parte della presidente del Consiglio e di altri membri del Governo.

È possibile avere opinioni diverse in campo politico, ma strumentalizzare le istituzioni per interessi di parte è inaccettabile. Per questo motivo è stata decisa la pubblicazione di una lettera riservata inviata nei confronti dell’esponente del Governo. Nella lettera si constata che il Governo ha scelto di revocare la protezione dell’Aisi, una decisione che non sorprende, considerando le comunicazioni già avvenute in merito.

Le argomentazioni utilizzate per giustificare questa scelta appaiono inconsistenti: l’affermazione che l’Aisi necessiti di maggior personale è priva di fondamento, dato che l’agenzia continua a fornire protezione ad altre personalità. Si rileva quindi un chiaro tentativo di punire chi ha espresso critiche nei confronti dell’esecutivo.

Non ci si è preoccupati di rivedere le misure di sicurezza fino a quando non sono arrivate le osservazioni critiche, facendo emergere un uso scorretto del potere. Inoltre, è stato notato un uso improprio di strumenti di intercettazione, sollevando preoccupazioni riguardo al rispetto delle istituzioni e della legalità. Chiarimenti richiesti in ambito parlamentare non sono stati forniti, segno di un atteggiamento di disprezzo verso il Parlamento.

Quando era ricoperto un certo ruolo, la Repubblica forniva persone competenti e dedicate, ma ora si è scelto di revocare questa protezione. La responsabilità della sicurezza è stata trasferita al Ministero dell’Interno, condizione che non si intende accettare. L’assenza di protezione dell’Aisi non deve tradursi in una riduzione della sicurezza pubblica, anzi si richiede un aumento di personale per il bene comune.

La presente comunicazione serve da esenzione di responsabilità per eventuali incidenti futuri. Il Ministero dell’Interno non deve essere ritenuto responsabile per eventi che potrebbero accadere, essendo chiara la responsabilità politica di coloro che hanno deciso questa misura. In passato, nessun governo aveva mai agito in questo modo nei confronti dei precedenti esponenti.


Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio