Sondaggio inquietante tra studenti su vittime.
In una scuola superiore di Bassano del Grappa (Vicenza), uno studente ha lanciato una domanda provocatoria nel gruppo di classe, che è stata successivamente rimossa dopo un’immediata presa di coscienza. Il ministro Valditara ha chiesto che la scuola prenda provvedimenti.
«Chi si meritava di più di essere uccisa?». Questa domanda è stata posta da uno studente, in classe, come se fosse un comune sondaggio fra i compagni. Due di loro hanno risposto, prima che il giovane si rendesse conto dell’errore e cancellasse il messaggio. Questo gesto ha suscitato shock e disgustato molti compagni, e in breve tempo è diventato pubblico.
L’avvocato: «Riconosce l’errore e si scusa»
Il legale del ragazzo ha dichiarato che il suo assistito si è subito accorto dell’errore e ha cancellato il messaggio. Diverse spiegazioni sono state avanzate, sottolineando che si trattava di una bravata. L’avvocato ha aggiunto che il giovane, dopo essersi scusato, ha promesso di finanziare un incontro formativo da organizzare per rimediare all’accaduto.
Le scuse del ragazzo: «Mortificato, senza giustificazioni»
Il ragazzo ha espresso il suo profondo rammarico per le parole pronunciate, riconoscendo il dolore e l’indignazione causati. Ha compreso la gravità della situazione non solo guardando ai propri genitori, ma anche pensando al dolore dei familiari delle donne coinvolte. Ha aggiunto di sentirsi mortificato e di desiderare di scusarsi con tutte le persone colpite.
L’associazione: «Un gioco macabro che segnala disumanità»
Diversi gruppi, tra cui associazioni impegnate nella promozione dei diritti delle donne, hanno commentato l’accaduto, sottolineando che non si tratta di una bravata ma di un segnale allarmante di disumanità e assenza di empatia. Sono intervenute anche figure politiche che hanno descritto l’episodio come grave e in crescita nelle scuole.
Condanna dell’episodio
Il presidente della Regione Veneto ha espresso un forte disappunto sull’accaduto, dichiarando la necessità di riflessione e responsabilità al fine di contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura del rispetto. Ha invitato i ragazzi coinvolti a prendere coscienza della gravità delle proprie azioni e delle loro conseguenze.
Il ministro dell’Istruzione: sanzioni in arrivo
È probabile che il comportamento dello studente subisca delle sanzioni. Il ministero dell’Istruzione ha commentato l’accaduto esprimendo rammarico e sottolineando l’immaturità e l’insensibilità dimostrate. È stata confermata l’intenzione di adottare misure per garantire il rispetto e l’educazione adeguata ai valori fondamentali nella scuola.