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Sondaggio degli studenti sul femminicidio, l’autore si scusa.

Un sondaggio in un gruppo whatsapp di una scuola superiore di Bassano del Grappa (Vicenza) ha proposto di «votare» quale vittima di femminicidio «meritasse di più» di morire, tra Giulia Tramontano, Mariella Anastasi e Giulia Cecchettin.

La notizia è stata diffusa recentemente da un’emittente locale, insieme a una schermata della chat. Un’associazione ha commentato che è difficile credere a simili comportamenti, definendoli una mancanza totale di empatia e sottolineando che il silenzio alimenta la violenza.

Chi ha creato il sondaggio ha dichiarato di aver realizzato subito la gravità delle sue parole, specialmente all’arrivo della reazione dei suoi genitori. Ha espressione di imbarazzo, pensando anche ai familiari delle vittime. Ha poi scritto una lettera di scuse, affermando che non c’era alcuna intenzione di ferire e che le sue parole erano state scritte senza riflessione sul loro significato e valore. Ha riconosciuto che il rispetto è dovuto a tutti e che la violenza, anche verbale, non è mai giustificata.

Un politico ha commentato l’episodio esprimendo sgomento e ponendo interrogativi sulla necessità di contrastare la violenza di genere e promuovere una cultura di rispetto. Ha sottolineato che simili episodi sono allarmanti e richiedono una seria riflessione. Ha anche evidenziato l’importanza di educare i giovani al rispetto e alla convivenza civile, invitando i ragazzi coinvolti a riflettere sulle loro azioni e a prendere consapevolezza delle conseguenze che possono derivarne.


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