Sentenza sul gasdotto Tap: tutti gli imputati assolti.
LECCE – Assoluzione: è questo l’epilogo della complessa vicenda giudiziaria legata alla realizzazione del gasdotto Tap.
La sentenza, che ha stabilito il non doversi procedere solo per un capo d’accusa inerente l’assenza di un’autorizzazione paesaggistica, è stata emessa dalla giudice della seconda sezione penale del tribunale di Lecce e ha riguardato 19 imputati. Per otto di essi il pubblico ministero aveva invocato la condanna a tre anni di reclusione, più una multa di 66.667 euro, per il reato di inquinamento ambientale.
Tra gli imputati figurano Michele Mario Elia, 78 anni, e Gabriele Paolo Lanza, 62, il primo nel ruolo di country manager di Tap Italia, il secondo come project manager, insieme ad alcuni manager di Saipem, principale appaltatore per i lavori di costruzione del micro tunnel e del tratto di condotta offshore Albania-Italia. Gli altri coinvolti comprendono Luigi Romano, 68 anni, Adriano Dreussi, 62, Piero Straccini, 67, Luca Gentili, 56, Yuri Picco, 46, e Aniello Fortunato, 46, con ruoli chiave nell’implementazione del progetto.
Il verdetto di non colpevolezza è stato emesso anche per altri quattro imputati, per i quali si era chiesta l’assoluzione per non aver commesso il fatto, tra cui Giuseppe Cesario Calò, 72 anni, e Marco Paoluzzi, 51 anni, oltre ad altri due direttori di cantiere.
Tap: “Sempre agito nel rispetto delle leggi”
Le motivazioni del dispositivo saranno depositate nei prossimi novanta giorni. La società ha espresso soddisfazione per l’esito del processo, evidenziando la correttezza e la trasparenza del proprio operato nel rispetto di leggi e prescrizioni durante tutte le fasi del progetto.
Tap ha inoltre ringraziato il collegio difensivo per il lavoro svolto e il proprio personale per il contributo fornito. Si auspica che l’esito del procedimento rappresenti un’opportunità per una convivenza sostenibile del progetto con il territorio e le sue comunità, riconsiderando il proprio ruolo di partner in iniziative ambientali, sociali e culturali, come attestato da recenti accordi con i comuni di Melendugno e Vernole.