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Sempio e l’alibi controverso: scontrino della madre?

Lo scontrino di un parcheggio di Vigevano, utilizzato come prova d’alibi, potrebbe appartenere alla madre di Andrea Sempio. Il giovane, all’epoca 19enne, ha conservato il ticket per un anno prima di presentarlo agli inquirenti. A quasi vent’anni dal delitto di Chiara Poggi, potrebbe emergere un altro colpevole, diverso da Alberto Stasi.

Lo scontrino “salva-alibi” sotto accusa

Le indagini si stanno concentrando sullo scontrino di un parcheggio di Vigevano, inizialmente utilizzato per scagionare Sempio. La Procura sta esplorando la possibilità che sia stata la madre a utilizzare il parcheggio durante il momento cruciale del delitto. Il ticket sarebbe stato poi conservato per un anno, minando così l’alibi di Sempio e aprendo nuove prospettive investigative.

L’ipotesi dell’amicizia con il vigile del fuoco

Nuovi interrogativi sono sorti a causa di un legame di amicizia tra la madre di Sempio e un vigile del fuoco di Vigevano. Questo rapporto potrebbe suggerire che sia stata lei, e non Andrea, a compiere il tragitto e a effettuare la sosta documentata dallo scontrino nel giorno del delitto. Una ricostruzione che, se confermata, potrebbe compromettere gravemente la difesa di Sempio.

La pista alternativa

La Procura sta valutando l’ipotesi di un omicidio nato all’interno del gruppo di amici del fratello di Chiara Poggi, un approccio molto diverso rispetto a quello che ha portato alla condanna di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, che ha già scontato 16 anni di carcere.


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