«Scoperta di un giro»
Il delitto di Garlasco, per il quale Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni, resta un omicidio senza movente accertato. L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007, continua a suscitare interrogativi. Non è mai stato chiarito cosa possa aver spinto l’assassino o gli assassini a compiere un atto così violento. Si ipotizza che la giovane avesse appreso informazioni compromettenti che avrebbero potuto giustificare la sua eliminazione.
A giugno 2007, Chiara salvò sulla sua chiavetta USB un documento intitolato “abusati550.doc”, contenente articoli su reati di pedofilia legati a membri della Chiesa, un fatto inquietante considerando la sua tragica sorte avvenuta pochi mesi dopo.
Nel 2014 è emersa la storia di ricatti sessuali collegati al Santuario della Bozzola, non lontano da Garlasco. Don Gregorio Vitali, coinvolto in questa vicenda, ammise di aver avuto rapporti con minorenni e fu oggetto di un’indagine sotto copertura da parte dei carabinieri. Due uomini di origini rumene lo ricattavano, avendo in mano una registrazione compromettente.
Secondo le dichiarazioni dei ricattatori, Chiara avrebbe scoperto il giro di abusi e minacciato di parlare, un’affermazione questa che, sebbene da verificare, appare inquietante in relazione al file presente sulla sua chiavetta USB.